Delicato ma resistente perché il fiore della mimosa è simbolo dell’8 marzo
Il giallo contraddistingue questo fiore di primavera che ama il sole ed è tra i primi a sbocciare. Vittore Nicora racconta le qualità e qualche curiosità

L’8 marzo dal 1977 è la Giornata internazionale della donna. Istituita ufficialmente dalle Nazioni Unite è un’occasione per riflettere sui traguardi raggiunti e sulle sfide ancora aperte nella lotta per l’uguaglianza di genere. E’ anche il giorno in cui un piccolo fiore giallo, delicato e profumato, diventa protagonista: la mimosa.
Simbolo per eccellenza della Festa della Donna in Italia, questa pianta non è stata scelta a caso. Con la sua capacità di resistere alle intemperie e di fiorire proprio a ridosso della primavera, la mimosa incarna forza e resilienza, qualità che da sempre caratterizzano le donne nella loro battaglia per i diritti e la parità. Un gesto semplice, quello di regalare un rametto di mimosa, che affonda le sue radici nella storia e nel significato più profondo di questa giornata.
Abbiamo chiesto a Vittore Nicora di Nicora Garden quali sono le qualità che contraddistinguono questo fiore e qualche curiosità.
Quali sono le caratteristiche principali di questo fiore dal colore intenso?
La mimosa ha alcune qualità affascinanti: è un fiore dal tocco sensibile. Appartiene alla famiglia delle Acacie e alcune varietà di questa pianta hanno la capacità di reagire al tatto, chiudendo le foglie quando vengono sfiorate.
Qual è il suo profumo?
Il profumo della mimosa è inconfondibile: dolce, avvolgente, con una nota delicatamente mielata che evoca la primavera imminente. E’ sottile ma persistente, che ricorda l’odore della terra bagnata dal primo sole dopo l’inverno. Questa fragranza è molto apprezzata anche in profumeria, dove viene utilizzata per creare essenze floreali morbide, talcate e leggermente verdi, spesso in combinazione con note di violetta, gelsomino e iris.
Quali sono i segreti per coltivare la mimosa?
Per coltivarla con successo, è importante seguire alcune semplici indicazioni. La mimosa predilige climi miti e posizioni soleggiate. Teme il gelo intenso, quindi nelle zone più fredde è consigliabile coltivarla in vaso, così da poterla riparare in inverno. Nei primi anni di vita, annaffiare con regolarità, senza ristagni idrici. Una volta adulta, la mimosa tollera meglio la siccità. Con le giuste cure, la mimosa diventa una presenza scenografica e profumata in giardini e terrazzi, donando colore e luce alla fine dell’inverno.

Prima di arrivare in mano a una donna il suo viaggio è lungo. Da dove parte?
Dietro al gesto di donare una mimosa si cela un lungo lavoro portato avanti con passione dai floricoltori e fioristi. La Liguria, in particolare il territorio di Sanremo, è una delle principali zone di produzione della mimosa in Italia, con vaste coltivazioni che fioriscono tra gennaio e marzo. I floricoltori dedicano mesi alla cura di queste piante, monitorando attentamente il clima e proteggendole da eventuali gelate tardive. I fioristi, invece, hanno il compito di valorizzare al meglio questo fiore, confezionandolo con cura e spesso abbinandolo ad altre composizioni floreali. Oltre alla classica mimosa recisa, molti propongono bouquet creativi, unendo mimose a rose, tulipani e altre varietà primaverili per creare omaggi floreali unici e personalizzati.
Perché regalare la mimosa?
Regalare una mimosa significa riconoscere e celebrare l’importanza delle donne nella famiglia e nella società. Che siano madri, lavoratrici, imprenditrici, artiste o scienziate, le donne continuano a contribuire in modo significativo in ogni ambito della vita. La Festa della Donna non è solo un giorno per regalare fiori, ma un momento per riflettere sulle conquiste ottenute e sulle sfide ancora da affrontare, in tante società del mondo, per un mondo più equo e giusto.
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