Guano di piccioni all’ingresso della scuola di Abbiate: i genitori in allarme, il Comune si attrezza anche con un falco
Oltre alla pulizia del guano l'obiettivo del Comune è quello di allontanare con diversi sistemi i piccioni dalla scuola, innanzitutto con la posa di dissuasori nei punti dove i volatili sono soliti radunarsi ma anche con l'intervento di un falconiere

Preoccupazione tra i genitori della scuola primaria Dante Alighieri di Abbiate Guazzone, per la presenza di piccioni che hanno trovato casa sui tetti dell’edificio, con un antipatico e pericoloso effetto secondario, ovvero la presenza di accumuli di guano al suolo e sui muri della scuola.
A segnalare il problema, nel mese di gennaio, alcuni genitori, allarmati per il progressivo aumento della montagnola di rifiuti organici vicino ad una delle entrate della scuola.

Anche la dirigente della scuola ha rivolto al Comune di Tradate una richiesta di intervento per eliminare i fastidiosi volatili: «Siamo stati allertati dalla scuola – spiega l’assessore ai servizi educativi del Comune di Tradate Erika Martegani – I nostri uffici si sono già attivati per trovare una soluzione al problema ed è stata effettuata una prima pulizia affidata ad una ditta specializzata».
Il guano dei piccioni è infatti una sostanza catalogata come rifiuto speciale perché può contenere diversi microrganismi patogeni, tra cui batteri, funghi e parassiti e come tale deve essere smaltito a norma di legge e con le dovute precauzioni.
Dopo il primo intervento, sempre secondo le segnalazioni di alcuni genitori, il problema si è ripresentato, anche se in misura minore: «Probabilmente serviranno più interventi – dice l’assessore Martegani – Però dalla scuola non abbiamo ricevuto ulteriori segnalazioni».
L’obiettivo del Comune è ora quello di allontanare con diversi sistemi i piccioni dalla scuola, innanzitutto con la posa di dissuasori nei punti dove i volatili sono soliti radunarsi ma anche, spiega Erika Martegani, con l’intervento di un falconiere: «E’ già stato contattato e ci ha detto che era opportuno attendere la primavera, quindi a breve dovremmo poter fare anche questo intervento».

Foto di apertura di Ian Lindsay da Pixabay
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