Saronno risponde al bisogno dei più fragili: contro l’emergenza freddo riapre il dormitorio di Casa di Marta
Da dicembre fino alla fine di marzo a Casa di Marta saranno disponibili 12 posti letto (tre più dell'anno scorso) per trascorrere la notte in un luogo sicuro, lavarsi, e fare colazione ma anche per trovare un aiuto per uscire da fragilità e solitudine
Dodici posti letto, un’accoglienza mirata e l’accompagnamento, dove possibile, verso una ripartenza della propria vita. Questo è il cuore del piano contro l’emergenza freddo che è stato presentato questa mattina a Casa di Marta dai rappresentanti della rete che sostiene il progetto destinato a persone che non hanno una dimora e vivono in strada: il sindaco di Saronno Francesco Airoldi e l’assessore ai servizi sociali Ilaria Pagani per l’Amministrazione comunale, Francesca Viganò, presidente della Fondazione Casa di Marta, Dario Giacobazzi e Giovanni Caimi della Cooperativa sociale Intrecci e dal prevosto di Saronno don Giuseppe Marinoni in rappresentanza della Comunità pastorale.
Da dicembre fino alla fine di marzo a Casa di Marta saranno disponibili 12 posti letto (tre più dell’anno scorso) per trascorrere la notte in un luogo sicuro, lavarsi, e fare colazione. Ma non solo. Come hanno sottolineato tutti i referenti del progetto, dalla collaborazione tra il Comune e i suoi uffici, Casa di Marta con i molti servizi erogati alle persone in difficoltà e le professionalità della Cooperativa Intrecci queste persone possono anche ritrovare speranza, attraverso progetti personalizzati per uscire dall’emergenza e dalle proprie difficoltà.
«Ripartiamo per il quarto anno con questo servizio che funziona grazie all’indispensabile collaborazione con la Cooperativa Intrecci, che lo gestisce, e il supporto del economijco e non solo di Comune e Comunità pastorale – ha spiegato Francesca Volontè – Lo facciamo nell’ambito di un progetto a cui teniamo molto, il progetto Ripartenza, che mira non solo alla risposta ad un bisogno immediato ma ad aiutare queste persone a ripartire per una nuova fase della loro vita».
Il servizio anche quest’anno sarà attivo nel periodo invernale, un tempo troppo breve per una vera ripartenza, ma Casa di Marta e i partner del progetto si stanno dando da fare per reperire i fondi per tenerlo aperto tutto l’anno.
«Una scelta che l’amministrazione comunale condivide von casa di Marta e la Comunità pastorale – ha detto Airoldi – Prima di queste personbe ci si occupava in modo non strutturato, e abbiamo dimostrato che unendo le forze e lavorando insieme si può fare molto di più e rispondere in maniera nuova ai bisogni dei citatdini più fragili, aprendo anche percorsi di uscita dall’emergenza e dalla fragilità. Il dormitorio è una risposta, altre possono essere i percorsi di autonomia avviati per le persone con disabilità o gli alloggi per l’emergenza abitativa inaugurati alla palazzina X2».
Il Comune ha stanziato 90mila euro per il prossimo triennio per garantire al servizio dormitorio i 30mila euro necessari a coprire i 4 mesi di apertura: «Siamo alla ricerca di bandi specifici – ha spiegato l’assessore Ilaria Pagani – Abbiamo stimato in 90mila euro annui il budget necessario per garantire l’apertura del servizio per tutto l’anno. Ricordiamo che è un servizio che non riguarda solo Saronno, perché è coinvolto tutto l’Ambito territoriale».
Don Giuseppe Marinoni ha richiamato la parola “ripartenza”, e ha detto che proprio Casa di Marta è una delle prime realtà che ha scoperto e incontrato a saronno, dove è arrivato solo pochi mesi fa: «E’ bello che a saronno ci sia una struttura così, ed è importante che attorno a questo progetto si lavori in collaborazione. Con un sogno, che non ci siano più “bisognosi” e che queste persone escano dalla loro condizione di fragilità».
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