Taglio del nastro nel pomeriggio dell’Immacolata per la nuova piazza Libertà, restituita alla città di Saronno dopo il lungo intervento di riqualificazione. Insieme all sindaco Augusto Airoldi e e alla Giunta, la presidente del Consiglio comunale Marta Gilli, il consigliere provinciale Pierluigi Gilli in rappresentanza del presidente Marco Magrini e il prevosto di Saronno don Giuseppe Marinoni. 

Il sindaco Augusto Airoldi e l’assessore al Lavori pubblici Francesca Pozzoli nella presentazione che ha preceduto il taglio del nastro hanno spiegato i dettagli dell’intervento e le esigenze che hanno portato l’Amministrazione ad investire circa 800mila euro di fondi del Pnrr su piazza Libertà.

«L’intervento ha permesso di aumentare la sicurezza e il decoro di questo spazio, ma anche per rivitalizzare questo spazio e combattere anche problematiche di degrado sociale, proprio così come chiedeva il finanziamento del Pnrr che abbiamo vinto – ha spiegato l’architetto Pozzoli – Abbiamo lavorato per settori quindi senza mai chiudere completamente la piazza proprio per non creare disagi troppo forti non solo ai pedoni, ai mezzo di soccorso e ai residenti ma anche ai negozi e alle attività commerciali. Tanto del lavoro è stato fatto sotto terra, per dotare la piazza delle infrastrutture necessarie per la messa in sicurezza,  si è intervenuti sull’impianto di illuminazione, quindi su tutti gli impianti elettrici, con l’installazione anche di luci di emergenza e segnali sonori, e infine è stata sistemata  la pavimentazione con nuovi materiali che però mantengono il gioco dei colori e del disegno originario di questa piazza proprio per non snaturarla come punto simbolico nella città. Si  infine lavorato sulle aiuole verdi riorganizzandole e inserendo delle nuove sedute, Il risultato è uno spazio più sicuro e più bello da vivere, a vantaggio di tutti».

Don Giuseppe Marinoni ha parlato dei valori incarnati dalla piazza che è il cuore della città di Saronno:  «Io abito in questa piazza e ho pensato che il primo punto cardinale di una piazza sono proprio le case perché una piazza senza le case sarebbe un deserto e questo diventa allora il primo segno: tutte le case che che si affacciano sulla piazza simbolicamente rappresentano quelle di tutta la città, il luogo dove noi abitiamo e viviamo quotidianamente. Un secondo punto cardinale è dato dal nome piazza Libertà, dono tanto prezioso. I nostri padri che hanno dato questo nome a questo luogo forse sapevano più di noi: quanto è prezioso e  quanto va difeso questo dono della libertà. Terzo punto cardinale è l’incontro: la piazza è luogo di incontro e per questo è preziosa. Non possiamo vivere da soli, sarebbe triste una vita vissuta in solitudine. E allora la piazza è il luogo dove le gente vive e scopre l’importanza e la preziosità di stare insieme agli altri. Infine, il quarto punto cardinale di questo luogo, la chiesa  che sta alle nostre spalle, una delle nostre più belle chiese. E il quarto punto è dunque iul diritto alla liberta religiosa che, come diceva papa Giovanni Paolo II  è un diritto originario. Ecco, amiamola così la nostra piazza , perché è circondata da tante case, amiamola perché ci ricorda un valore grande, fondamentale, la libertà;  amiamola perché abbiamo bisogno delle relazioni con gli altri e amiamola perché ci ricorda anche che siamo fatti per qualche cosa di molto grande, di molto alto».

A prendere la parola infine il sindaco Augusto Airoldi: «Queste risorse le abbiamo spese per le persone, le abbiamo spese per noi, perché questa piazza potesse essere più sicura, più accogliente ed essere ancora di più luogo di incontro, di festa, di relazione. Era un intervento necessario perché questa piazza diventasse più sicura, era indispensabile perché finalmente rispettasse le normative di sicurezza. Ora restituiamo la piazza ai cittadini perché la utilizzino e la vedano davvero come luogo di relazione, luogo di vita e di incontro. Invito tutti ad innamorarsi di questa piazza a contribuire a mantenerla bella ed efficiente, perché la risorse spese con i fondi del Pnrr non vadano perdute».

Quindi spazio alla festa e alla musica, con l’accensione dell’albero di Natale il concerto di Ronnie Jones.