Migranti fra speranze, identità e storie, a Glocal due documentari da non perdere
Due documentari che abbracciano la questione migranti saranno proiettati al MIV di Varese lunedì 4 novembre, all'interno della rassegna Glocal doc: “Romina” e “What we fight for". Ingresso libero con prenotazione
Se ne parla tanto, con connotazioni e letture differenti. Ma la questione migranti si interseca profondamente con altri temi, come l’identità degli stranieri di seconda generazione, la guerra, il fondamentalismo, il viaggio di chi sceglie di partire, la società in cui approdano.
A Varese, due momenti di Glocal doc, la rassegna dedicata ai documentari Festival del giornalismo, saranno incentrati su queste tematiche, grazie a due produzioni in programma lunedì 4 novembre.
Si tratta di due documentari: “Romina” e “What we fight for”. Ecco maggiori dettagli:
Romina
Il primo documentario è nato dalla regia di Valerio Lo Muzio e Michael Petrolini ed è in programmazione lunedì 4 novembre alle 17.30 al Cinema MIV – Multisala Impero Varese. Questa la trama:
Il documentario Romina racconta la vita di una giovane donna di seconda generazione, cresciuta a Bologna. Immersa nella normalità quotidiana, tra lavoro, boxe e serate con gli amici, la vita di Romina prende una svolta drammatica quando sua madre, Berta, viene arrestata. Il film intreccia sfide inaspettate, guidandoci attraverso la trasformazione di Romina, mentre è costretta a riconsiderare il significato della sua vita.
Di questa opera i registi scrivono: «Romina è un documentario che racconta la vita di una ragazza di vent’anni all’interno di un contesto marginale o meglio marginalizzato della Bolognina, storico quartiere popolare di Bologna. Abbiamo cercato di offrire con la storia di Romina e della sua famiglia, composta dalla mamma Berta e il fratellino Stani, ma anche della palestra popolare della Bolognina Boxe, un ritratto realistico della vita urbana, fatta di fragilità sociale, di precarietà, insicurezza, carcere e solidarietà. Una storia di adolescenza, di quelli che servono al tavolo di un ristorante per tre euro l’ora. Una storia di ingiustizia ma mai di resa. Riteniamo che Romina sia Glocal perché è ambientato a Bologna, ma la storia potrebbe essere la stessa in una qualunque periferia di una città contemporanea. Una storia popolata da giovani di seconda generazione, quelli che a volte, non vogliamo vedere e ai quali spesso non è neanche permesso sognare».
What we fight for
Il secondo documentario è nato dalla regia di Sara Del Dot e Carlotta Marcucci ed è in programmazione lunedì 4 novembre alle 19 al Cinema MIV – Multisala Impero Varese. Questa la trama:
Nahid Akbari, Eli e Sude Fazlollah sono tre giovani donne costrette a lasciare le loro vite in Afghanistan e Iran per provare a costruirne una nuova altrove, lontano dalla guerra e dagli abusi. Raccogliendo lungo il cammino le difficoltà e i pericoli affrontati dai migranti, sono diventate attiviste, unite dal desiderio di cambiare le cose per chi verrà dopo di loro.
Di questa opera le registe scrivono: «Crediamo che il documentario “What We Fight For” possa considerarsi “Glocal” perché affronta una tematica che non riguarda soltanto i luoghi e le situazioni raccontate, ma pervade e attraversa il mondo intero. Tre storie, raccontate in prima persona dalle voci delle giovani donne che le hanno vissute, parlano di radici lontane, del bisogno di lasciare il proprio paese verso un domani migliore, dell’essere donna e muoversi per il mondo, ma anche del coraggio di far sentire la propria voce, di guardare con speranza al futuro, il proprio e quello di tutti».
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