Il carrello della spesa degli italiani è sempre più bio
In un Paese in cui gli ettari di terreno dedicati alla coltivazione di prodotti bio sono di sette punti percentuali superiori alla media europea - 19% contro il 12 - è sempre più alta l'attenzione al tema del benessere e a come l'alimentazione impatta su quest'ultimo
Gli ultimi anni hanno visto concretizzarsi grandi cambiamenti nelle abitudini alimentari degli italiani. Tra i mutamenti più macroscopici è doveroso citare l’incremento dei consumi di cibi e bevande bio.
Come emerso nel giugno 2023 durante i lavori della settima edizione del Forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni”, organizzato da The European House-Ambrosetti, nel post emergenza Covid sono aumentati del 10,5% circa gli acquisti di alimenti certificati. Segno positivo, con un incremento attorno al 7,5%, per gli alimenti bio e per i prodotti food a km 0.
I numeri del bio in tavola nel nostro Paese sono eccellenti su tutti i fronti. Chiamando in causa i dati presentati da Nomisma nel settembre dello scorso anno, si può notare una crescita a dir poco rilevanti dei consumi nei ristoranti – +18% dal 2022 al 2023 – e una crescita del 7% su scala annuale di quelli domestici, trainata da fattori come la comodità di poter acquistare alimenti biologici in rete grazie agli e-shop di farmacie e parafarmacie – l’e-commerce di Farmacia CEF è uno dei più apprezzati – legali nel nostro Paese da ormai dieci anni e sinonimo di sicurezza e qualità.
In un Paese in cui gli ettari di terreno dedicati alla coltivazione di prodotti bio sono di sette punti percentuali superiori alla media europea – 19% contro il 12 – è sempre più alta l’attenzione al tema del benessere e a come l’alimentazione impatta su quest’ultimo.
Nonostante ciò, ci sono ancora diversi passi importanti da compiere.
Come si può evincere dai dati del rapporto “La (R)evoluzione sostenibile della filiera agroalimentare”, reso pubblico sempre nel 2023 dagli esperti di The European House – Ambrosetti, corrisponde a poco più del 17 la percentuale di italiani consapevole del fatto che, per seguire lo schema della dieta mediterranea, considerata il miglior regime alimentare al mondo, è necessario consumare, nell’arco della giornata, almeno cinque porzioni di alimenti vegetali tra frutta e verdura di stagione.
Solo il 5% del campione preso in esame per la compilazione del rapporto segue le linee guida della dieta mediterranea, sebbene l’Italia sia tra i principali Paesi esportatori dei cibi base di questo regime alimentare (i prodotti bio in particolare hanno visto, dal luglio 2022 allo stesso mese del 2023, un aumento dei numeri dell’export pari all’8%).
Non manca quindi il lavoro culturale da fare, anche se la base da cui partire è più che buona. Per rendersene conto basta rammentare che, sempre secondo i dati di The European House – Ambrosetti, l’80% degli italiani è pronto a spendere di più per prodotti agroalimentari frutto di filiere sostenibili.
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