La persona al centro: i progetti e i servizi del Comune per i 12mila studenti di Saronno
Questa mattina il sindaco Augusto Airoldi e gli assessori Gabriele Musarò e Ilaria Pagani hanno presentato una panoramica delle dimensioni del polo scolastico saronnese e dei servizi che l'Amministrazione mette a disposizione delle scuole, degli alunni e delle famiglie
Sono oltre 12mila i bambini e ragazzi che ogni giorno si siedono sui banchi di scuola a Saronno. Di loro 778 frequentano nidi e scuole dell’infanzia, 2.045 la scuola primaria, 1.484 le scuole medie e ben 7.766 gli istituti superiori della città.
Sono numeri importanti quelli presentati questa mattina in Comune dal sindaco Augusto Airoldi con gli assessori Gabriele Musarò e Ilaria Pagani che insieme hanno tracciato una panoramica delle dimensioni del polo scolastico saronnese e dei servizi che l’Amministrazione mette a disposizione delle scuole, degli alunni e delle famiglie.
«Abbiamo voluto fare questa conferenza stampa insieme perché gli interventi in ambito scolastico sono uno dei pilastri della nostra Amministrazione – ha detto Airoldi – E quando si parla di scuola si parla anche delle fragilità che nella scuola si esprimono e che affrontiamo ogni giorno supplendo all’assenza degli organi centrali. Dunque servizi scolastici e servizi alla persona si affiancano e si integrano per rispondere sempre meglio ai bisogni partendo da un presupposto: la persona deve sempre essere al centro».
«Anche se c’è stata una lieve contrazione, nell’ordine di qualche decina di alunni l’offerta formativa delle città tiene, nonostante il calo demografico – ha aggiunto l’assessore alla pubblica istruzione, politiche giovanili e sport Gabriele Musarò – Quest’anno partiamo con servizi più mirati e più estesi, come l’educativa per i ragazzi con fragilità che raddoppia il numero di ore, il servizio pre e post scuola in nove plessi scolastici, un servizio importante per le famiglie che i genitori che lavorano, e abbiamo mantenuto e in alcuni casi aumentato le risorse a disposizione di progetti di supporto psicologico, integrazione, contrasto alla dispersione scolastica e inclusione».
L’assessora Ilaria Pagani con il sindaco Augusto Airoldi e l’assessore Gabriele MusaròTanti i progetti in campo: da “Ragazzi on the road“, realizzato in collaborazione con la Prefettura, che punta ad educare al rispetto delle regole e all’attenzione agli altri, a “25 fotogrammi al secondo“, che ha l’obiettivo di svelare agli studenti il linguaggio cinematografico educandoli alla bellezza e all’arte; ci sono poi progetti di “pet therapy” che puntano all’empatia e al rispetto degli animali, quelli sulla legalità, come la marcia silenziosa e il concerto con i ragazzi delle superiori, i progetti per l’orientamento scolastico e quelli per l’integrazione dei ragazzi disabili attraverso lo sport, così come quelli per i ragazzi che provengono da altri paesi e che trovano nelle difficoltà con l’italiano un forte ostacolo all’integrazione e alla socializzazione.
«In tutti questi ambiti e progetti la collaborazione tra servizi sociali e scuola è indispensabile perché fanno parte dello stesso meccanismo – ha detto Ilaria Pagani, assessora alla coesione sociale, servizi alla persone e politiche per le famiglie Ilaria Pagani – la scuola spesso è un momento difficile, tanto per i ragazzi quanto per le famiglie. Noi cerchiamo di intercettare i bisogni e di dare risposte specifiche, anche confrontandoci con le singole scuole per mettere a punto interventi mirati calibrati sui bisogni reali. E’ il caso ad esempio del progetto Radici, per il sostegno educativo e psicologico, che era inizialmente rivolto ai ragazzi delle superiori. Ci siamo accorti che, soprattutto dopo la pandemia, certe fragilità interessavano anche i ragazzini delle medie ed è nato così Radici Young con attività sia all’interno della scuola che extracurricolari adeguate a quell’età. Non si tratta spesso di problematiche gravi: sono ragazzi normali che però vivono momenti di difficoltà che posso capitare a quell’età e con una presenza attenta di educatori, psicologi e counselor li possono superare».
L’anno scorso sono state circa 3.600 le persone che si sono rivolte agli sportelli di supporto: studenti ma anche diversi insegnanti e genitori alle prese con un bisogno di ascolto e di sostegno.
«Al centro c’è sempre la persona e su questa impostazione c’è grande sintonia all’interno dell’Amministrazione – ha concluso il sindaco Airoldi – A fronte di questo importantissimo lavoro sulle persone abbiamo messo in campo molte risorse anche per quanto riguarda le strutture scolastiche intervenendo con ristrutturazioni importanti, come nel caso dell’asilo nido Candia completamente rinnovato e della scuola primaria Rodari, dove continuano i lavori di ampliamento, ma anche con una politica di manutenzione periodica di scuole e palestre che possa evitare che le strutture si degradino e gli interventi diventino poi straordinari ed impegnativi, come è accaduto in passato».
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