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I piccoli gheppi del Castello di Cislago escono dal nido e spiccano il volo su Facebook

Una pagina Facebook dove è possibile seguire le storie dei due gheppi Tini e Gae, i corteggiamenti, gli amori e la nascita dei piccoli, che come delle piccole star vengono seguiti con occhio attento fino alla loro uscita dal nido

Gheppi cislago -. foto di Angelo Matteucci

Tra le tante pagine Facebook che raccontano vita e storie dei nostri paesi, ce n’è una che pullula di vita, di avventure (e disavventure) di due vivaci comunità che hanno scelto come residenza il Castello Visconti di Castelbarco di Cislago.

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Cislago, i gheppi - Foto di Tiziano Capenti 4 di 5

La pagina Amici Rondoni Cislaghesi da alcuni anni racconta non solo la vita della più grande colonia di rondoni della provincia di Varese che ad ogni stagione migratoria torna al Castello di Cislago, ma anche quella di Tini e Gae, una coppia di Gheppi (Falco tinnunculus) che hanno messo su casa a Cislago, anch’essi nel Castello.

Sulla pagina Facebook è possibile seguire le storie di Tini e Gae, i corteggiamenti, gli amori e la nascita dei piccoli, che come delle piccole star vengono seguiti con occhio attento fino alla loro uscita dal nido.

Quest’anno i piccoli gheppi sono ben cinque e in queste settimane le loro prove di volo vengono “monitorate” da appassionati, dagli Amici dei Rondoni e un po’ da tutta la comunità cislaghese, ma anche da fotografi che vengono anche da lontano per immortalare la famigliola. E per fortuna. Proprio nei giorni scorsi il fotografo Tiziano Capenti (che ringraziamo per le belle foto della gallery) ha segnalato che uno dei pulli era caduto dalla torre del castello e rischiava di essere  schiacciato da una macchina, attivando così il tam tam che ha permesso al piccolino di essere salvato e portato al Cras Wwf di Vanzago, il centro per il recupero della fauna selvatica dove sarà assistito fino a quando potrà prendere il volo ed essere liberato.

Una disavventura che è normale per i piccoli che si involano: «In queste situazioni la regola è intervenire solo in caso di pericolo e la voglia di andare in strada è un pericolo – spiegano gli Amici dei Rondoni – Nei giorni successivi altri tre piccoli sono scesi/caduti dal nido, ancora non pronti per volare e arrampicarsi. Il nido era evidentemente sovraffollato, considerato il fatto che successivamente è stato visto da Elena de La Contea del Gioco un altro pullo, molto più piccino degli altri, cascare giù dal nido nell’erba alta, dove è restato per tre giorni, incapace di arrampicarsi sul cornicione assieme ai fratelli. Dopo tre giorni ol “picinin” è riuscito a uscire dall’erba».

Tra qualche atterraggio un po’ fortunoso e l’assistenza di Tini e Gae che per tutta la fase dell’addestramento hanno continuato a portare cibo a tutti i pulli e ad assisterli nei loro test di decollo e atterraggio tra la torre, la recinzione del castello e il prato, in pochi giorni i piccoli gheppi hanno imparato a volare, sotto gli occhi dei fotografi accorsi alla torre e di tanti passanti che, incuriositi dai teleobiettivi, si sono avvicinati a fare domande. Gheppi e rondoni sono ormai una presenza non solo abituale ma anche importante della comunità cislaghese: non solo sempre più persone in paese si sono appassionate all’osservazione di questo scorcio di vita selvatica ma sono tante anche le iniziative che scuole, associazioni e Gev hanno realizzato attorno a questa presenza.

Iniziative che vengono regolarmente raccontate sulla pagina Facebook insieme alle avventure di Tini e Gae e dei loro spericolati pulli, una pagina che merita sicuramente un “mi piace”.

(foto di apertura di Angelo Matteucci)

 

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Pubblicato il 07 Agosto 2024
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Cislago, i gheppi - Foto di Tiziano Capenti 4 di 5

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