Azione Saronno: “Che fine ha fatto il Piano Generale per il Traffico Urbano?”
In una nota il partito pllitico chiede lumi all'amministrazione su tre questioni legate allo sviluppo della città
In una nota il partito “Azione“ di Saronno chiede lumi alla maggioranza in merito a tre questioni legate allo sviluppo della città.
1. La presentazione del PII Isotta Fraschini. Abbiamo letto dell’ipotesi di una viabilità solo secondaria tra via De Balaguer e via Milano, per lo più con funzione pedonale. Evidente il contrasto con il PGTU adottato a inizio 2024 e ancora in attesa di approvazione, per cui la nuova viabilità doveva sgravare via Milano e, se possibile, via Caduti della Liberazione. Vi è inoltre da considerare l’impatto del PII sul sistema della sosta a ridosso della stazione, elemento che dovrebbe essere affrontato con una visione ampia, con strategie definite nel PGTU.
2. La temporanea revisione della regolazione della sosta nell’area di via Parini. Ci riferiamo all’eliminazione, per il periodo estivo, del disco orario, introdotto solo pochi mesi fa. Già all’epoca, chiedemmo chiarimenti sulla gestione del periodo estivo, quando le esigenze di sosta si modificano radicalmente. La questione è stata affrontata con una goffa retromarcia solo adesso, a periodo estivo ormai ampiamente avviato. E comunque, stando al PGTU, l’area di via Parini risultava estranea alle cosiddette “Zone di Particolare Rilevanza Urbanistica”, dove si prevedeva che la sosta dovesse essere libera e non regolamentata.
3. La revisione della sosta in piazza Repubblica e nelle aree antistanti. Parliamo di un’operazione che, tra le altre novità, riduce il numero degli stalli complessivi del 7%. Il PGTU, per p.za Repubblica, aveva piani differenti e raccomandava, ad esempio, parcheggi gratuiti per gli utenti dei servizi comunali. Dopo 4 anni di amministrazione, su temi rilevanti come la viabilità e l’urbanistica, mancano ancora documenti di programmazione approvati e rispettati da questa maggioranza e, nel frattempo, si continuano ad adottare misure estemporanee, senza che prima si sia costruito in modo condiviso e si sia comunicato con chiarezza un progetto complessivo, a cui ci si dovrebbe poi attenere. L’abbiamo contestato nei primi mesi di amministrazione e ci spiace rilevare che si continui così anche nella fase finale del mandato. Ci permettiamo di chiedere: quando sarà approvato il PGTU? Abbiamo a suo tempo presentato un ricco documento di osservazioni alla bozza di piano e non ne condividiamo, quindi, ogni aspetto, ma continuiamo a ritenere che quel documento sia necessario e urgente per definire una strategia. Certo, se il suo destino fosse quello di rimanere lettera morta, sarebbe stato più saggio destinare ad altro le risorse investite per la sua inutile redazione.
«Tre annunci recenti», aggiungono da Azione, «che ci hanno fatto sorgere una domanda: “Che fine ha fatto il Piano Generale per il Traffico Urbano?”».
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