Il disegno di legge sulla logistica di Regione Lombardia visto da Europa Verde: “Pericolo norme transitorie”
Secondo l'analisi di Paolo Carlesso per il partito ambientalista se non adeguatamente normato si rischia di non riuscire a contenere il consumo di suolo. A Fagnano un progetto da 300 mila mq incombe
In questi mesi Regione Lombardia sta discutendo un disegno di legge per regolamentare il tema degli insediamenti per la logistica, che sino ad oggi sono stati un far west normativo, che ha lasciato i Comuni soli nel trattare con multinazionali. Europa Verde della provincia di Varese ha analizzato il testo attraverso gli occhi esperti di Paolo Carlesso, architetto di Fagnano Olona: «Il fatto che si intenda costruire un quadro normativo sull’argomento è da intendersi come un passo positivo, purtroppo però si ha il compito di segnalare anche le parti che rimangono, sino ad ora, indefinite di questo disegno di legge e che sono causa di forti preoccupazioni ambientali» – spiegano.
La logica del Progetto di Legge n°.18 [“Modifiche alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12/2005 ‘Legge per il governo del territorio’ – Capo III – ‘Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale’ – Art. 18 ‘Effetti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale”] è quella, assolutamente corretta, di discutere di questi insediamenti non solo a livello comunale, ma decidendo a livello provinciale e regionale la collocazione e le limitazioni. Infondo queste attività hanno per loro stessa natura un carattere territoriale; la parola “sovracomunale” viene utilizzata nel testo proposto ben ottanta volte (tenetevi questo dato a mente).
«E’ indubbio, però, che il maggiore dei problemi di questi insediamenti sia il consumo di suolo, peraltro in una Regione dove tale dato è già altissimo e spesso in Comuni ed ambiti territoriali dove quest’ultimo ha raggiunto livelli spaventosi» – spiega Carlesso.
Su questo aspetto, infatti, secondo Europa Verde: «Il Progetto di Legge è alquanto generico, infatti il problema del “consumo di suolo” viene citato solo quattro volte e parlando in maniera non circostanziata solo di “contenimento del consumo”, lasciando, forse, la definizione di questi aspetti alla fase di trattazione dei decreti attuativi e alla definizione dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali. Per questo passerà del tempo, forse più di un anno, mentre la legge la si vuole discutere e approvare in tempi rapidi. Questo arco temporale verrà regolato da “norme transitorie” che purtroppo nel nostro Paese fanno sempre molta paura, non sarebbe meglio definire sin da ora delle regole chiare!?»
Per quanto riguarda la Provincia di Varese, ed è solo uno dei tanti esempi, «tra Fagnano Olona e Cassano Magnago c’è da anni in discussione una trasformazione di 300.000mq di terreno agricolo e boschivo in polo per la logistica, che porterebbe alla perdita di una ulteriore grande fetta di territorio in un’area già fortemente compromessa e precludendo ogni possibilità di creare un collegamento verde tra l’ambito dell’Olona e quello del Ticino. Sarebbe una beffa che questo progetto venisse attuato con l’approvazione di questa Legge Regionale che dovrebbe avere il compito di regolamentare gli insediamenti, ottenendo magari, come opera di compensazione una bretella stradale».
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