1000 firme per l’ospedale di Saronno: “I soldi ci sono, si rilanci davvero la sanità”
È il risultato che porta a casa Attac Saronno insieme al comitato "Il Saronnese per l'Ospedale e la Sanità Pubblica" che negli ultimi mesi hanno portato avanti ogni sabato mattina in piazza Libertà una raccolta firme per il rilancio dell'ospedale di Saronno
Poco più di 1100 firme raccolte da marzo a giugno. È il risultato che porta a casa Attac Saronno insieme al comitato “Il Saronnese per l’Ospedale e la Sanità Pubblica” che negli ultimi mesi hanno portato avanti ogni sabato mattina in piazza Libertà una raccolta firme per il rilancio dell’ospedale di Saronno.
A collaborare con loro alle tredici “Giornate per la sanità pubblica del Saronnese”, iniziate lo scorso 2 marzo, anche i volontari dello Sportello SOS Liste d’attesa di Saronno. Spiegano gli attivisti: “Da due anni a questa parte la popolazione del Saronnese dimostra senza sosta la sua determinazione nel richiedere un servizio sanitario pubblico adeguatamente finanziato dalla Regione e dallo Stato (e non dai privati), a partire dal ritorno del nostro ospedale ai livelli di struttura di primo livello che gli competono”.
Continuano: “Non è invece quello che sta accadendo: proprio in queste settimane è in corso la verifica delle condizioni di accreditamento, che non è nemmeno dato per scontato. Questa è un’ulteriore conferma della totale insufficienza dei provvedimenti presi dall’assessore Bertolaso tredici mesi fa con il suo cosiddetto ‘Piano di rinnovo’, che da subito giudicammo inefficace, poiché non aggrediva il problema principale del nostro nosocomio, ovvero la fortissima carenza di personale, senza dargli una pianificazione di medio-lungo periodo”.
Le critiche degli attivisti all’amministrazione comunale continuano: “I 19 sindaci capeggiati da Airoldi hanno accettato acriticamente il piano di Bertolaso, che tra l’altro doveva avere in questo periodo un appuntamento di verifica annunciato “a settimane” dal sindaco saronnese il 6 aprile, in coerenza con quanto affermato l’anno scorso in Consiglio comunale aperto, quando si parlava della primavera. Al termine della quale mancano meno di dieci giorni. Questa riunione con la Regione è mai avvenuta? Se sì, com’è andata? Se no, è stata messa a calendario? In ogni caso, siamo di fronte ad un enorme problema di trasparenza delle amministrazioni comunali, Saronno in testa, verso i loro elettori ed elettrici”.
E ancora: “Non ci vengano a dire che per le soluzioni da noi richieste non ci sono soldi, perché abbiamo dimostrato il contrario. A Bertolaso vadano a chiedere che non si costruisca l’ospedale unico di Busto Arsizio e Gallarate, peraltro sotto ricorso, ma che si mettano a posto gli ospedali esistenti. E, con i quasi 160 milioni di Euro risparmiati, si rilancino per davvero Saronno e Somma Lombardo, oltre alle Case di Comunità di tutta l’Asst, fortemente depotenziate nel loro ruolo: anche questo chiedono oltre centinaia di persone”.
La conclusione degli attivisti è fulminante: “Per quanto sia una prassi detestabile, un comitato può essere insultato e ignorato, ma di fronte a mille firme di cittadine e cittadini Airoldi non può più esimersi dal dare risposte”.
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