«Una mano sul cuore e una sul portafoglio. Non è banale dirlo, ma è quello che serve per riportare il Santuario all’antico splendore». È l’appello, la richiesta di aiuto, che lancia Giuseppe Colombo, curatore dell’archivio storico del Santuario di Saronno, 76enne che sta seguendo il restauro delle venti statue lignee che, dopo 500 anni, sono state spostate dalla cupola per essere pulite e sistemate.
Solo per questo lavoro serviranno oltre 100mila euro.
«Ma andrebbe anche rifatta l’illuminazione del più bel paradiso affrescato d’Europa, come molti critica d’arte lo definiscono – prosegue Colombo -. Non si tratta solo del famoso concerto degli angeli, ma di tutta l’opera, di cui le statue ne sono un perfetto contorno. Non ci sono i fondi per sistemare tutto, servono altri soldi e per questo chiediamo un aiuto a tutti i saronnesi, ma anche ai paesi limitrofi. Il Santuario può essere davvero l’attrazione perfetta per turisti da tutto il mondo, un’opera d’arte spesso sottovalutata che ha bisogno di tornare all’antico splendore».
Un primo contributo per il restauro delle statue, che sono state messe in sicurezza nei giorni scorsi, è arrivato dal comune. Colombo ha anticipato che c’è anche un interessamento da parte della Fondazione Cariplo di Varese. «Ma probabilmente non basterà – prosegue -. Questo non è un patrimonio solo dei saronnesi, è giusto che lo sentano come una loro responsabilità, ma è un bene comune che non possiamo lasciar deperire».