Alla Camera del Lavoro di Saronno lo sportello “Sos liste d’attesa”, per farsi curare nei tempi corretti
Si tratta di uno degli sportelli della rete provinciale nata per aiutare i residenti utenti del Servizio Sanitario pubblico ad avere appuntamenti per visite ed esami clinici secondo i tempi prescritti dal medico di medicina generale, cioè il "medico di famiglia"
È stato avviato a fine ottobre anche a Saronno “Sos liste d’attesa”, uno degli sportelli della rete provinciale nata per aiutare i residenti utenti del Servizio Sanitario pubblico ad avere appuntamenti per visite ed esami clinici secondo i tempi prescritti dal medico di medicina generale, cioè il “medico di famiglia”.
Lo sportello di Saronno si trova in via Maestri del Lavoro, presso la Camera del Lavoro ed è aperto ogni venerdì dalle 10 alle 12. Si tratta del quarto sportello a prendere il via in provincia, dopo i tre aperti nella città di Varese, mentre altri sono in partenza a Laveno Mombello e Marchirolo in questi giorni. Gli sportelli, come quelli presenti da un anno nel Lodigiano a cui si ispirano, sono gestiti da volontari che hanno ricevuto adeguata formazione in materia, in questo caso presso le Acli provinciali di Varese.
Sono al momento sei i volontari che operano allo sportello di Saronno, attivo anche grazie alla collaborazione del comitato locale dell’associazione Attac Italia e Cgil. I cittadini si potranno recare allo sportello con prescrizione medica, prenotazione dell’esame, carta di identità e codice fiscale: i volontari raccoglieranno la documentazione che attesta il mancato rispetto dei tempi o del luogo di svolgimento della prestazione sanitaria da parte dell’Asst e conseguentemente inoltreranno il ricorso all’azienda Sanitaria, normalmente accolto in tempi brevi, come già i primi casi trattati hanno dimostrato.
In foto, alcune dei volontari dello sportelloObiettivo dello sportello è quello di disincentivare il ricorso alla sanità privata da parte dei cittadini, incentivato molto spesso a causa delle lunghe liste d’attesa che le autorità sanitarie non riescono a far diminuire.
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