Il Castello dei Missionari di Venegono apre le porte ai migranti e diventa centro di primissima accoglienza
Con la mediazione del Prefetto di Varese i Missionari e la Croce Rossa hanno sottoscritto un contratto di comodato per l’utilizzo di una parte dei locali situati nel castello, dove verranno ospitati fino a 35 migranti richiedenti asilo
Il Castello dei Missionari Comboniani di Venegono Superiore diventerà nelle prossime settimane un Cpa, un Centro di primissima accoglienza, per rispondere all’emergenza migranti su cui si sta lavorando in tutta la provincia con il coordinamento della Prefettura di Varese.
Il 20 novembre scorso è stato sottoscritto tra il Collegio delle Missioni Africane e il Comitato di Varese della Croce Rossa Italiana, un contratto di comodato per l’utilizzo di locali situati nel castello, sede della Comunità Comboniana di Venegono Superiore. L’accordo prevede che i Comboniani mettano a disposizione una parte della loro struttura per l’accoglienza di migranti maggiorenni richiedenti asilo e che la Croce Rossa Comitato di Varese gestisca il Cpa. Il Cpa sarà operativo nelle prossime settimane e verranno ospitati fino a 35 migranti.
Alla firma erano presenti, oltre a padre Paolo Latorre, economo provinciale e legale rappresentante dell’Istituto dei Missionari Comboniani in Italia, e Angelo Michele Bianchi, presidente del Comitato di Varese della Croce Rossa Italiana, il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello e il vicesindaco di Venegono Superiore Antonio Bison.
«La Comunità dei Missionari Comboniani di Venegono Superiore considera quale proprio principio fondamentale che i confini tra messaggio evangelico e lotta per la difesa dei diritti civili degli ultimi, si temperino e diventino parola decisa e concreta, azione di accoglienza nella messa a disposizione di spazi per associazioni senza scopo di lucro che abbiano nei loro fini istituzionali, e di fatto esercitino, attività nei confronti o per il supporto di soggetti svantaggiati o in situazioni di svantaggio – si legge nella premessa dell’accordo – Lo stile di tale agire deve essere imprescindibilmente legato al rispetto della persona e alla tutela della stessa nello stile comboniano, dove ogni luogo di lotta allo svantaggio diviene luogo di missione».
Una disponibilità per la quale il Prefetto ha ringraziato fratel Gianluigi Quaranta, Superiore della Comunità Comboniana di Venegono e il responsabile provinciale dei Missionari Comboniani padre Fabio Baldan.
Il Prefetto ci ha tenuto a ringraziare anche il sindaco di Venegono Superiore Walter Fabiano Lorenzin e gli amministratori comunali «per la condivisione dell’iniziativa e per tutto ciò che realizzeranno per facilitare l’impiego del tempo libero degli ospiti anche in servizi volontari di pubblica utilità». Un ringraziamento da parte del Prefetto, «anche per i cittadini e le associazioni di volontariato per la solidarietà verso i
migranti richiedenti asilo».
Nella scorse settimane altre strutture hanno sottoscritto accordi analoghi, come a Luino e Castelveccana, mentre continua il lavoro di coordinamento della Prefettura con le amministrazioni locali e i Piani di zona per individuare luoghi che possa essere utilizzati per dare una risposta alle richieste avanzate dal Governo per la redistribuzione sul territorio nazionale dei richiedenti asilo.
Richiedenti asilo in provincia: decine di persone trasferite a Luino e Castelveccana
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