Un lavoro onesto dopo il carcere, le storie di chi ce l’ha fatta
Alcune delle storie di ex detenuti che hanno trovato lavoro grazie alla cooperativa La Valle di Ezechiele, che aiuta chi ha sbagliato a scegliere una nuova vita. Ecco come sostenerli
Se si parla di reinserimento lavorativo di ex detenuti spesso l’opinione pubblica si divide: da una parte, chi vede questa possibilità come un’opzione percorribile, capace di influenzare positivamente non solo la vita di chi ha sbagliato in passato, ma l’intera società. Dall’altra parte, tanti sono coloro che demonizzano queste storie, invocando carcere duro a priori per chiunque arrivi in una prigione.
Nel nostro territorio, nel verde della valle Olona, esiste una realtà che propone ogni giorno, concretamente, esempi di riscatto di uomini e donne che hanno conosciuto la detenzione. La Valle di Ezechiele, questo il nome della cooperativa, offre lavoro a ex detenuti e a persone che stanno ancora pagando il loro debito con la giustizia.
È grazie a loro, direttamente o come intermediari, che ci sono storie di rinascita. Un impegno che ha ricevuto anche i complimenti di don Antonio Mazzi, intervenuto la scorsa primavera in valle Olona.
La sede della cooperativa, nei locali dell’ex cotofinicio Candiani in valle OlonaLe storie di chi ha scelto una nuova vita
Storie come quelle di Luis, che ha lavorato in cooperativa grazie alla collaborazione con la Fondazione Oratori Milanesi per la distribuzione delle magliette degli oratori estivi e ora è stato assunto nella Fonderia Caprioli, di Fagnano Olona.
Storie di riscatto come quella di Cosimo, che lavora alla CalloniTex di Arconate a fare i sacchi in juta per i cesti di Natale proposti dalla cooperativa, assunto a tempo indeterminato e ora con un ruolo di responsabilità, nella produzione.
Ci sono le aziende che hanno scelto di dare fiducia, come la Frigerio Viaggi, che ha preso a lavoro una persona in detenzione domiciliare, all’Acquatica Park di Milano, con un risultato così soddisfacente, che ora sta facendo di tutto per assumerlo nella manutenzione, durante il periodo invernale.
Oppure il birrificio The Wall, che ha preso a lavoro Antonio, da cui il nome della prima ‘Prison Beer: la birra che detiene la bontà‘; marchio brassicolo de La Valle di Ezechiele.
Una cena benefica per “La Valle di Ezechiele”
Di questi esempi di integrazione si è parlato a fine settembre, durante una Charity Dinner, organizzata da don David Maria Riboldi – responsabile della cooperativa e cappellano del carcere di Busto Arsizio – alla presenza di personalità del settore politico e giuridico come l’onorevole Maria Chiara Gadda, il prefetto Salvatore Pasquariello, il Presidente della Camera di Commercio di Varese Mauro Vitiello e la neo eletta Presidente de ‘La Valle di Ezechiele’, Anna Bonanomi. Scopo della serata, quello di raccogliere fondi per la cooperativa e soprattutto promuovere le sua attività.
Per sostenerli: ecco i cesti di Natale
Fra esse, i cesti di Natale, che di anno in anno stanno vedendo crescere il numero di prenotazioni, raddoppiate nel corso del tempo: cesti preparati nella cooperativa fagnanese, contenenti prodotti di altre cooperative carcerarie o di aziende che hanno preso a lavoro almeno una persona detenuta.
Uno strumento che tante persone in valle Olona – ma non solo – scelgono per poter sostenere le attività del gruppo.
Il temine ultimo per la prenotazione è il prossimo 31 ottobre.
Per informazioni è possibile cliccare qui e poi compilare il modulo di prenotazione.
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