Confezionamento industriale: quale ruolo giocano oggi i packer?
Un packer è un operatore che si occupa di tutte quelle lavorazioni secondarie che rientrano nell'ambito del co-packing, ovvero quel processo di confezionamento di beni già imballati, finalizzato a curare l'aspetto esteriore dei prodotti o a fornire ai consumatori qualche informazione in più
Il confezionamento industriale è una delle procedure più importanti a cui le merci sono sottoposte prima di giungere sugli scaffali dei punti vendita.
In questa filiera, si distingue la fase di co-packing, un particolare processo di imballaggio secondario che spesso le aziende scelgono di esternalizzare affidandosi all’esperienza di realtà specializzate.
Per comprendere le ragioni che oggi spingono molte realtà produttive a delegare la modifica dell’imballaggio primario a operatori esterni, risulta innanzitutto fondamentale comprendere cos’è un packer e in che modo la sua attività può rappresentare un vantaggio per le aziende.
Packer: cosa fa un operatore specializzato nei servizi di co-packing
Un packer è un operatore che si occupa di tutte quelle lavorazioni secondarie che rientrano nell’ambito del co-packing, ovvero quel processo di confezionamento di beni già imballati, finalizzato a curare l’aspetto esteriore dei prodotti o a fornire ai consumatori qualche informazione in più.
Il co-packing consiste nell’applicazione di un nuovo imballaggio, totale o parziale rispetto a quello esistente, con lo scopo di valorizzarne il contenuto attraverso soluzioni di realizzate nel rispetto delle caratteristiche peculiari del prodotto.
Nello specifico, i packer si occupano della filmatura e del cambio di formato o assortimento, del kitting e della gestione degli espositori, ma anche della vera e propria fase di etichettatura, che consiste nella peso-prezzatura, nella stampa di lotto e data e nell’applicazione di targhette e fascette adesive.
Naturalmente, si tratta di una fase da svolgere con competenza e velocità, soprattutto quando si parla di prodotti alimentari: per i beni deperibili è infatti necessario prevedere operazioni rapide e scrupolose, effettuate nel pieno rispetto delle normative di riferimento in termini di igiene e di sicurezza alimentare.
I vantaggi di affidarsi a un packer specializzato
Il servizio offerto da un packer specializzato è per le aziende un vero e proprio valore aggiunto. Difatti, un partner qualificato può contribuire ad alleggerire la gestione del carico di lavoro della fase del co-packing, offrendo alle imprese l’opportunità di concentrarsi maggiormente sul core business.
Affidandosi a un fornitore di servizi di co-packing è possibile inoltre beneficiare di un operatore con una vasta conoscenza dei trend del settore, che può contribuire alla definizione di strategie di breve e di lungo periodo per valorizzare efficacemente il prodotto.
I packer operano infatti costantemente per analizzare e sondare le abitudini di acquisto dei consumatori e definire le soluzioni di imballaggio che contribuiscono a rendere le merci più appetibili.
Questo processo si consolida inoltre nella definizione, in accordo con il produttore, dei materiali e dei formati più appropriati, al variare della tipologia di prodotto e delle specifiche lavorazioni.
Ma affidarsi a un operatore di servizi di co-packing esterno permette anche di sfruttare le migliori risorse del settore eliminando la spesa in genere prevista per questa tipologia di attività.
Difatti, aiuta a rendere i prodotti più appetibili, senza dover investire su infrastrutture, impianti e apparecchiature avanzate, ma soprattutto senza dover impiegare nuovo know how tecnico o prevedere forza lavoro aggiuntiva.
Infine, un packer può offrire sempre un servizio altamente flessibile, che può aumentare o diminuire al variare dei flussi di lavoro, in linea con le diverse esigenze di scalabilità delle imprese produttrici.
Chi si occupa di co-packing?
Oggi è possibile delegare le operazioni di co-packing ad aziende attive nel settore oppure a operatori specializzati del settore agroalimentare, che mettono a disposizione servizi di trasporti e logistica a temperatura controllata.
In quest’ultimo caso, è possibile fare in modo che la fase di co-packing avvenga a valle della catena di approvvigionamento, ovvero in quella fase in cui i prodotti sono ormai prossimi a raggiungere il canale di distribuzione finale.
È così che il co-packing può rivelarsi una risorsa molto importante nella filiera del fresco: difatti, in un settore in cui è fondamentale minimizzare la shelf-life, svolgere le operazioni di co-packing e di trasporto agroalimentare con il massimo tempismo, può contribuire a tutelare la supply chain a temperatura controllata e preservare l’integrità dei beni soggetti a facile deperimento.
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