“Una serata che verrà ricordata fra le più tristi della storia politica cittadina”
La nota di Obiettivo Saronno in merito al Consiglio comunale di lunedì 29 aprile, in cui si è discussa la mozione sulla sanità pubblica e l'ospedale cittadino presentata dalla lista viola e dal consigliere indipendente Giuseppe Calderazzo
La nota di Obiettivo Saronno in merito al Consiglio comunale di lunedì 29 aprile, in cui si è discussa la mozione sulla sanità pubblica e l’ospedale cittadino presentata dalla lista viola e dal consigliere indipendente Giuseppe Calderazzo.
Ieri sera in Consiglio Comunale abbiamo assistito alla rappresentazione pratica del detto “non c’è limite al peggio”. Obiettivo Saronno e il Consigliere indipendente Calderazzo hanno presentato una mozione riguardo la salvaguardia dell’ospedale di Saronno e della salute pubblica, originata da più di mille firme di cittadini raccolte da un’associazione nello scorso autunno e non ammessa come delibera.
In virtù del fatto che la mozione era stata presentata il 14 aprile, senza che alcun Consigliere Comunale in ben 45 giorni avesse proposto emendamenti a riguardo, tenuto presente che il testo era stato inizialmente sottoscritto da numerosi cittadini, ma soprattutto considerando trasversale il tema della salvaguardia del nosocomio cittadino e della salute pubblica, ci saremmo attesi una serena condivisione soprattutto da quella parte politica che dovrebbe essere maggiormente sensibile ai temi in questione.
Accade, invece, che i Consiglieri di maggioranza, compresa la Consigliera Marta Gilli, presentano durante la seduta del Consiglio Comunale un emendamento che stravolge completamente la mozione, tanto da poter essere definita a tutti gli effetti una mozione sostitutiva, che di fatto non coglie l’aspetto fondamentale per il quale la problematica situazione dell’ospedale di Saronno rientra in una più ampia gestione in cui la tutela della salute pubblica è sempre più in pericolo a beneficio dei competitors privati. Questo è solo l’inizio di una serata che verrà ricordata fra le più tristi della storia politica cittadina.
Ci saremmo attesi, infatti, dal Sindaco le più che doverose scuse pubbliche per aver definito “inutile” il documento consegnatogli nei giorni precedenti da due rappresentanti del Comitato “Il Saronnese per l’ospedale e la Sanità Pubblica” riguardo la salvaguardia dell’ospedale e della salute pubblica, oltre ad aver paragonato l’atteggiamento dei due membri a metodi fascisti, alle brigate rosse e alla mafia, solo per essersi presentati nel suo ufficio dopo aver educatamente bussato. Non solo il Primo Cittadino non si è scusato, ma ha rincarato la dose lanciando un aut aut al Comitato, comunicando che i cittadini facenti parte dello stesso, non si devono permettere di dire al Sindaco cosa
fare.In questo scenario, che ricorda più un regime che una democrazia, ciò che lascia maggiormente sbigottiti è l’assordante silenzio della maggioranza e della Consigliera Marta Gilli che neanche di fronte a questi inaccettabili atteggiamenti prendono le distanze come, invece, ha fatto nei giorni scorsi il Segretario cittadino del Partito Democratico che, evidentemente, non è ascoltato dai propri rappresentanti in Consiglio Comunale. Ci lascia, inoltre, sconcertati la tranquillità con la quale il Sindaco ha comunicato che per l’ospedale di Saronno non è prevista alcuna criticità dal 15 giugno, come se già non fosse in una situazione preoccupante, grazie all’individuazione di cooperative che copriranno i turni in pronto soccorso e rianimazione, dimenticandosi di comunicare che i cosiddetti “gettonisti” costano 120,00 euro l’ora per un totale di circa 1.000,00 euro a turno, e che questi soldi sono di tutti i contribuenti che già pagano le gravose tasse italiane, che questa amministrazione ha avuto il coraggio di aumentare anche a livello comunale, e che se hanno necessità di una visita specialistica o di un esame strumentale si vedono rispondere che devono attendere 6/8 mesi, ma se si possono permettere di prendere un appuntamento privato dopo massimo 2/3 settimane magicamente il posto lo si trova. Siamo consapevoli che questa è oggi, purtroppo, l’unica soluzione affinchè l’ospedale di Saronno riesca a sopravvivere, causa una programmazione sbagliata da anni, come confermato dal Direttore della ASST Valle Olona durante il Consiglio Comunale aperto del 15 maggio, ma ciò che sembra essere sottovalutata è una programmazione seria, efficiente e a lungo termine, che ad oggi non trova pieno riscontro nel Piano di rilancio del Presidio di Piazzale Borella, presentata il 9 Maggio dall’Assessore regionale al Welfare.
Concordiamo, infine, con il Primo Cittadino quando afferma che per salvaguardare l’ospedale è necessario lavorare tutti insieme, ma non possiamo non sottolineare come proprio il suo atteggiamento e quello dei Consiglieri di maggioranza, compresa la Consigliera Marta Gilli, fino ad oggi non abbia seguito questa indicazione. Confidiamo ancora una volta che almeno su questo tema non si ripeta più quanto tristemente accaduto ieri sera e che si possa trovare una comunione di intenti, a partire quanto prima dalla convocazione della Commissione Sanità,
il cui ultimo incontro risale a più di un anno fa.
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