Movimento 5 Stelle Saronno: “Ex Isotta, le verità nascoste”
Nota del Movimento 5 Stelle di Saronno
Nota del Movimento 5 Stelle di Saronno
Il M5S di Saronno ha da sempre sostenuto, sin dalla fase iniziale con gli incontri pubblici, come questa fosse un’operazione di marketing della società “Saronno beni comuni” vendendo alla città l’arrivo dell’accademia di Brera, e come il progetto Fili di FNM ed Isotta fossero le due facce della stessa medaglia. Ora viene avanti un progetto complessivo della due aree (ex Isotta e deposito della FNM) che di fatto dimostra come di beni comuni non esista nulla ma che si tratta in realtà di una mera operazione immobiliare per il rientro degli investimenti, con relativo guadagno dalla realizzazione di strutture residenziali. Quello che stupisce noi è che questa amministrazione abbia istituito una commissione consigliare per la revisione del PGT mentre dall’ altra parte porta avanti un progetto in consiglio comunale su di un comparto così importante per la città con volumi edificatori elevati, al di fuori della revisione del PGT stesso. Ci chiediamo quale sia il senso di questa contraddizione sapendo che il futuro della città si gioca sulle aree dismesse. L’unica certezza che abbiamo noi del Movimento è che qualunque decisione venga presa la responsabilità di quello che accadrà sull’ex Isotta avrà un nome, quello del sindaco Augusto Airoldi, detentore della delega alla generazione urbana (urbanistica ), e questa volta sarà molto improbabile che possa scaricare colpe e responsabilità su altri soggetti. Esiste inoltre una delega al consigliere Picozzi proprio relativa all’Isotta Fraschini ma anche lui non si è mai espresso né in relazione agli articoli di stampa riguardanti l’argomento, né con i colleghi consiglieri per fornire aggiornamenti negli ambiti preposti. Un silenzio al quale non riusciamo a dare una spiegazione, soprattutto se pensiamo alla scomparsa del progetto su Brera propagandato da questa amministrazione come una grande conquista per la città ed ora svanito nel nulla. Sollecitiamo chiarimenti inerenti agli interessi pubblici presenti in questa area, e su quali siano gli accordi presi con le proprietà riguardo al progetto. La città ha il diritto di sapere prima che tutto venga già deciso come spesso accade con questa maggioranza, “paladina” dell’ascolto e della partecipazione dei cittadini alla vita politica solo a parole, e con qualche incontro a cui non sono seguiti i fatti che addirittura in alcune occasioni rappresentavano il contrario di quanto indicato dai cittadini stessi.
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