Saronno in festa per la 446esima Festa del Voto
Processione per le vie cittadine con la statua lignea della Madonna dei Miracoli, dalla chiesa di San Francesco al Santuario dove è stata celebrata la Messa Solenne dall’Arcivescovo Sua Eccellenza Monsignor Francesco Brugnaro, dal 2018 arcivescovo emerito di Camerino-San Severino Marche
Saronnesi in festa insieme ad associazioni e gruppi cittadini nella celebrazione della Festa del Voto, tradizionale evento che si svolge dal 1577.
Dopo il concerto delle campane, alle 15.30 ha preso il via la processione per le vie cittadine con la statua lignea della Madonna dei Miracoli, dalla chiesa di San Francesco al Santuario dove è stata celebrata la Messa Solenne dall’Arcivescovo Sua Eccellenza Monsignor Francesco Brugnaro, dal 2018 arcivescovo emerito di Camerino-San Severino Marche. Alla celebrazione hanno partecipato i sacerdoti delle chiese saronnesi. Al termine la musica del Corpo Musicale Cittadino.
LA STORIA DEL “VOTO” ALLA MADONNA DEI MIRACOLI
Era scoppiata la peste e i saronnesi, liberati da questo flagello, riconobbero la protezione della Madonna e, con atto legale notarile, fecero un voto. Il 23 maggio 1577 i rappresentanti della popolazione si riunirono nella cappella di S. Rocco nella antica chiesa parrocchiale e fecero voto solenne e perpetuo di digiunare la vigilia della Annunciazione e, nel giorno della festa, 25 marzo, di recarsi in processione al Santuario della Madonna per offrire “18 candele di prima qualità” e celebrare la Messa solenne di riconoscenza. Il documento del 15 febbraio 1614, l’unico pervenutoci relativo al Voto, è composto di tre fogli e si trova presso l’archivio della Chiesa Prepositurale. Dal giorno del voto la pestilenza cessò, non si ebbe più alcun ammalato. Nel manoscritto del 1651 di Aluigi San Pietro, conservato nell’archivio storico del Santuario, si legge: … “Il giorno della Annunciatione della B. V. M. il 25 marzo nel qual giorno il curato canta la messa, assiste alla predica con il popolo. Et le pute di marito soglino donare una candela di cera conforme alla loro divozione. Gli Scolari di S. Christoforo et S. Marta (le due importanti Confraternite di Saronno) fano donativo di sei candelotti per Schola. La Comunità (il Comune) del borgo dona 18 candelotti”. I Saronnesi, anche in tempi calamitosi e difficili, hanno sempre osservato il Voto. Ogni anno si recano in Santuario per ringraziare la Vergine Maria per tutte le grazie che elargisce e per contribuire alla vita del Santuario, che lei chiese di erigere: “si edifichi lì una chiesa in honore della Vergine Maria” aveva detto a Pedretto, il primo miracolato (1460 circa).
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