Matteo Bignetti, il portiere dell’Eintracht Francoforte con le radici a Venegono Superiore
Nato in Austria, classe 2004, è spesso aggregato alla Prima Squadra della formazione che affronterà il Napoli in Champions League. Il padre Marco, venegonese, racconta la sua ascesa
Settimana di Champions League per il mondo del calcio, che mercoledì vedrà in campo il Napoli allo stadio “Maradona” contro l’Eintracht Frankfurt. E proprio dalle giovanili della squadra tedesca sta crescendo un giovane portiere fa parlare tanto bene di sé: Matteo Bignetti.
Classe 2004, Bignetti è il terzo portiere della squadra tedesca e titolare della “Primavera”. Nato in un paese a nord di Graz (Bruck an der Mur per la precisione) e nazionale austriaco – ha già giocato in Under 19 -, il giovane estremo difensore ha nelle sue origini sangue venegonese. La madre è austriaca ma suo padre è Marco Bignetti, nome molto conosciuto a Venegono Superiore.
«Matteo ha giocato i primi due anni nel paese dove è cresciuto – spiega papà Marco -, poi abbiamo conosciuto l’allenatore della seconda squadra di Graz che adesso è in Serie B austriaca e lo ha portato con sé per due anni. Poi è passato alla Sturm di Graz, la squadra più importate della città. Dopo gli anni nelle giovanili nello Sturm ha iniziato ad avere le attenzioni di squadre più quotate, come il Red Bull Salisburgo, ma ha preferito rimanere a Graz».
Poi l’ulteriore svolta: «Raggiunti i 16 anni – prosegue papà Marco – Matteo ha quindi deciso di provare a salire di livello e l’Eintracht lo ha selezionato. È stato anche invitato a fare dei provini al Manchester United ma ai tempi i dirigenti dello Sturm non hanno accettato. Anche il Borussia Dortmund lo ha cercato fortemente, ma abbiamo scelto Francoforte anche per motivi logistici perché ci sono voli diretti da Graz ed è raggiungibile anche in macchina, ma soprattutto per fargli fare una crescita graduale».
Graduale ma costante lo ha portato fino alla prima squadra, con la quale ha anche condiviso lo scorso anno la vittoria della Europa League. «L’anno scorso – prosegue il padre – ha iniziato a fare parte del gruppo della prima squadra, ha fatto tutto il finale di stagione come terzo portiere. In estate l’Eintracht ha rifatto la seconda squadra partendo dalla quinta serie tedesca; stanno vincendo il campionato e l’anno prossimo giocheranno nella serie Regional. In questi giorni la situazione si sta evolvendo perché non vogliamo rinnovare il contratto. A 19 anni crediamo possa giocare a un livello maggiore della quarta serie tedesca. Ci sono diverse soluzioni sul piatto, ma quella più percorribile potrebbe essere un ritorno allo Sturm Graz, con un impiego maggiore. Un altro paio di opzioni sono in Germania ma sono per giocare in una seconda squadra».
«Sull’onda dei grandi investimenti della Red Bull – spiega Marco Bignetti – il calcio austriaco sta crescendo tanto. Riguardo all’Italia ci penseremo in futuro, se dovesse esserci l’occasione, ma è presto pensare a dove arriverà. Ragioniamo un passo alla volta».
«Le esperienze in Europa League lo scorso anno e in Champions in questa stagione sono state belle – conclude Marco -. È chiaro che non ci sarebbe la possibilità di giocare perché Trapp (il titolare dell’Eintracht ndr) è veramente forte ed è anche un simbolo della squadra. Però Matteo ha fatto diverse trasferte e vissuto tutti i prepartita, dalla preparazione perché era aggregato alla prima squadra. Nei giorni della vittoria della Coppa l’atmosfera in città era fantastica, Francoforte è bellissima ed è stato tutto splendido».
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