Un anno per gli altri e per sé: 37 posti di servizio civile con Galdus
L’ente di formazione attiva una serie di progetti insieme a diverse realtà che operano con anziani, disabili, minori in difficoltà, ragazzi. Ecco tutti i posti disponibili
Un anno per gli altri e per sé, per fare del bene e insieme crescere: l’ente di formazione Galdus, insieme alla Rete Servizio Civile (reteserviziocivile.it) di cui è capofila, promuove quattordici progetti di servizio civile in tutta la Lombardia per 218 giovani tra i 18 e 28 anni.
Le attività proposte prevedono assistenza a persone fragili, animazione per gli anziani, supporto a realtà che promuovono l’integrazione di stranieri, disabili e minori in difficoltà, supporto all’inserimento lavorativo di altri giovani, azioni di sensibilizzazione del territorio e di promozione giovanile, e infine progetti nell’ambito dell’educazione e della cultura all’interno di asili, scuole, associazioni sportive, musei e teatri.
In provincia di Varese sono disponibili 37 posti. Tre di questi sono a Varese città e i restanti trentuno in altri sei comuni del territorio, in particolare nel Saronnese: dodici a Saronno con Rembrandt, Energheia, Il Granello eI AL,tredici a Gerenzano (Rembrandt, Energheia, Banco di Solidarietà Stefano Marzorati), tre a Fagnano Olona con Il Granello e Associazione Betania, due a Origgio con Rembrandt, due a Uboldo e due Cislago (in entrambe le località con Il Granello).
I progetti prevedono una durata di 25 ore alla settimana per 12 mesi e nell’ultimo periodo, i giovani volontari avranno l’opportunità di essere accompagnati al mercato del lavoro proprio grazie alle attività di tutoraggio e certificazione delle competenze offerte dai centri per il lavoro che fanno parte della rete di servizio civile di Galdus.
È possibile presentare domanda di partecipazione entro il 10 febbraio alle ore 14.00. Per informazioni è possibile rivolgersi a info@reteserviziocivile.it, o al numero 375 6458278.
I progetti Galdus in provincia di Varese
A1 – NESSUNO E’ SOLO. Accogliere, assistere, curare e sostenere i più fragili e gli ultimi
Numero volontari: 1 (Crea)
Potenziamento dell’offerta di servizi di assistenza e di cura (fisica e psicologica) rivolti a persone che attualmente vivono ai margini della società. I volontari andranno a supportare gli operatori nell’accoglienza e nell’accompagnamento dei beneficiari, al fine di aiutarli a recuperare la stima di sé e a riprendere perdute capacità relazionali, condizioni necessarie per riallacciare rapporti con le famiglie, gli amici e/o le reti di sostegno al di fuori delle strutture.
A3- INCONTRARSI PER NON PERDERSI. Sostegno agli anziani nei centri diurni e residenziali.
Numero volontari: 8 (Rembrandt – 2 Saronno, 2 Origgio, 4 Gerenzano)
Aiutare a miliorare la qualità della vita delle persone più anziane, della autonomia e, nei casi più gravi, della connivenza con la malattia e con il disagio psicologico e sociale ad essa collegata,attraverso il potenziamento delle attività socializzanti e ricreative offerte all’utenza nelle strutture di riferimento.
B1- IL PRIMO AIUTO, UN DOVERE. Supporto alle situazioni di grave indigenza ed emergenza.
Numero volontari: 2 (Marzorati – Gerenzano)
Il progetto intende sostenere i bisogni primari dell’utenza nei centri di accoglienza per persone senza fissa dimora e nei magazzini alimentari del territorio lombardo. Il progetto intende, da una parte, sostenere i bisogni di accoglienza dell’utenza più fragile del territorio riuscendo ad orientarla, in maniera più efficace, verso i servizi presenti in Lombardia, dall’altra, a potenziare il servizio di raccolta alimentare per contrastare la crescita della povertà all’interno della comunità.
B2- ABITARE NEL TERRITORIO. Housing sociale e famiglie fragili.
Numero volontari: 2 (Rembrandt – Saronno)
Obiettivo del progetto è il potenziamento delle risorse e delle attività realizzate in risposta del bisogno socio-abitativo dell’utenza fragile del territorio. Il progetto intende, da una parte, ampliare le opportunità per le famiglie e le persone in condizione di disagio abitativo, supportandole nell’attraversare situazioni di difficoltà e riducendo il rischio di esclusione sociale, dall’altra potenziare il coinvolgimento delle persone, dei dipendenti aziendali, dei cittadini e degli utenti stessi dei servizi, attivandoli a favore di concittadini più fragili, avvicinando le persone al territorio, fonte di relazioni e partecipazione civica, migliorando così la coesione sociale tra diverse fasce di popolazione.
B3- NEED4NEET. Sportelli di orientamento e avvicinamento al territorio per i NEET.
Numero volontari: 5 (3 Energheia – Gerenzano, Saronno, 1 Mestieri – Varese)
Obiettivo del progetto: il potenziamento delle azioni di coinvolgimento sul territorio specificatamente rivolte ai NEET (Young people Neither in Employment or in Education or Training). Il progetto intende, infatti, offrire non una mera attività informativa ai giovani che si avvicinano agli sportelli e ai servizi territoriali, ma promuovere un coinvolgimento, un interessamento, un rapporto di fiducia capace di far diventare il giovane stesso da spettatore passivo a soggetto attivo nel progettare la propria vita, in grado quindi di trovare il proprio posto nel mondo, prima ancora che un posto di lavoro
C2 – LE CHIAVI DEL FUTURO. Accompagnamento all’autonomia di soggetti con disabilità.
Numero volontari: 10 (Il Granello – Uboldo, Saronno, Fagnano Olona, Cislago)
OBIETTIVO DEL PROGETTO: il potenziamento del personale dedicato al supporto e all’assistenza degli utenti disabili nelle attività laboratoriali, quotidiane e nelle uscite sul territorio. Attraverso tale potenziamento si garantirà, anche a questa fascia così vulnerabile della nostra popolazione di vivere una vita sociale maggiormente appagante e stimolante e di sviluppare rapporti con gli altri esseri umani più armoniosi ed integrati. L’assistenza sarà volta a sviluppare l’autonomia dei ragazzi con disabilità, stimolando la loro capacità di fare delle scelte, di manifestare la propria opinione, di relazionarsi e interagire direttamente con gli altri.Contestualmente migliorerà il benessere dell’intera collettività accolta nelle strutture attraverso la costituzione di un clima più sereno e gratificante.
C3– L’OGGI CREA IL DOMANI. Attività educative e di supporto per aiutare i giovani fragili ad elaborare il proprio percorso di vita.
Numero volontari: 1 (Betania – Fagnano Olona)
OBIETTIVO DEL PROGETTO: supportare giovani in condizioni di fragilità nel loro bisogno di inclusione scolastica e di costruzione di una prospettiva di vita positiva e di protagonismo nella società. La fragilità accumulata nei percorsi scolastici e personali così accidentati e costellati di insuccessi, non sarà considerata un limite, ma il punto di partenza per la realizzazione di un progetto educativo paritario e di qualità. Il bisogno di inclusione sociale di questi giovani che hanno incontrato barriere e ostacoli nel loro agire quotidiano e nella partecipazione alla vita della loro comunità, sarà il motore del loro cambiamento.
D1 – PER MANO I PRIMI PASSI. Educazione e cultura nella prima infanzia.
Numero volontari: 5 (Rembrandt – Gerenzano)
OBIETTIVI DEL PROGETTO: 1. potenziamento della copertura degli educatori in presenza durante le attività interne/esterne all’asilo nido con i gruppi di minori e in particolare con quelli fragili; 2. rafforzamento del supporto al normale svolgimento delle attività durante il periodo d’inserimento dei nuovi minori arrivati; 3. implementazione della partecipazione e dell’attività di formazione genitoriale erogata alle famiglie dei minori del nido durante l’anno, anche grazie al potenziamento dell’azione informativa e comunicativa.
D2 – STUDIARE INSIEME FUNZIONA! Attività individuali e in gruppo a sostegno degli studenti.
Numero volontari: 3 (IAL – Saronno)
OBIETTIVI DEL PROGETTO: attraverso il sostegno degli studenti con disturbi di apprendimento (DSA), Bisogni Educativi Speciali (BES), con disabilità certificata o difficoltà linguistiche e di integrazione, allievi a maggior rischio di esclusione educativa, allievi provenienti da comunità di accoglienza, con vissuti spesso traumatici alle spalle, allievi con biografie formative interrotte o segnate da ripetuti insuccessi scolastici, si vuole prevenire la dispersione scolastica garantendo la continuità educativa, e promuovere la formazione di alunni che si trovano in difficoltà per problemi personali, sociali, culturali.
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