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Il sindaco di Cislago: serve costruire una rete per la cura degli anziani. La famiglia non può occuparsene da sola

L'intervista di fine anno al sindaco di Cislago Stefano Calegari, che con la sua Giunta ha compiuto lo scorso settembre un anno dall'elezione nel 2021

Stefano Calegari

L’intervista di fine anno al sindaco di Cislago Stefano Calegari, che con la sua Giunta ha compiuto lo scorso settembre un anno dall’elezione nel 2021.

Come arriva Cislago alla fine di questo 2022? «Cislago è un paese in ripresa. Come tutti gli altri paesi ha fatto fatica durante quest’anno, perché oltre il covid si è aggiunta anche la guerra in Ucraina, con tutto quello che ne consegue. In più Cislago veniva da una situazione di stallo amministrativo. Con tutte le problematiche che ci sono vedo però persone della comunità che si stanno dando da fare, ognuno per il suo pezzo e un’amministrazione comunale che ugualmente cerca di rispondere alle necessità, facendo le cose ordinarie e cercando di fare anche qualcosa di straordinario».

L’amministrazione da lei guidata è stata eletta nel settembre 2021. Quali i passi fatti fino ad ora? «Inizialmente c’è stata una riorganizzazione del lavoro, sia dell’amministrazione che degli uffici comunali. Sono state identificate le priorità, quelle con cui ci siamo presentati ai cittadini e abbiamo iniziato a lavorare. Alcune cose è stato possibile farle subito, per altre abbiamo realizzato la progettazione, per altre abbiamo ottenuto finanziamenti. Vorrei sottolineare che quando si parla di progetti non bisogna fermarsi solo alle opere, mi piacerebbe evidenziare anche cose meno evidenti, come per esempio il battesimo civico dei 18enni, il gruppo giovani e la scoperta del territorio con l’aiuto del professor Beato, che sono progetti a cui abbiamo dato vita. Poi ricordo la pulizia del verde che ha fatto passi da giganti, l’avvio del servizio WhatsApp del Comune, l’impianto fotovoltaico del Municipio, la nuova illuminazione del giardino Castelbarco e del parcheggio antistante, il nuovo impianto di riscaldamento presso l’edificio dell’ex IAL, le nuove piantumazioni in via Vismara, le nuove tombe al cimitero».

Per lei si tratta del terzo mandato da primo cittadino, non consecutivo. Come si sente a vestire i panni del sindaco per la terza volta nella sua vita? «Mi piace tantissimo dare qualcosa per il mio paese. Rispetto all’esperienza passata è cambiato davvero il mondo dal punto di vista delle regole e delle procedure. I problemi però sono rimasti gli stessi, dalla sicurezza, agli anziani, ai giovani, alle famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, all’esigenza di avere un paese pulito; da questo punto di vista ho un’esperienza che posso mettere in gioco. Ho trovato degli uffici assolutamente preparati, quindi ci si confronta in modo sereno e professionale. Alcuni uffici andrebbero potenziati a livello di personale, ma non ne abbiamo la possibilità».

Cislago negli ultimi anni ha vissuto un periodo tumultuoso dal punto di vista politico, con le dimissioni di diversi assessori fino ad arrivare a quelle dell’ex sindaco Cartabia nel febbraio 2021. C’è stato poi l’arrivo della commissaria. Da questo punto di vista come sindaco crede di essere riuscito ad instaurare un clima più collaborativo tra i membri della maggioranza? «Il clima del gruppo attuale è ottimo. C’è discussione e confronto, ma non abbiamo problemi a collaborare tra di noi. Recentemente un assessore ha dato anche le dimissioni da consigliere per poterne fare entrare un altro e aumentare ancora di più le persone che possono impegnarsi con più autorevolezza per il paese».

Qual è una delle più grandi sfide che un Comune come Cislago deve affrontare? «Un problema che nel prossimo anno dovremo affrontare in modo più puntuale è quello degli anziani. Parlo di persone che vivono in una condizione di fragilità o di quelle che vanno verso una situazione di non autosufficienza. È un problema che si sta aggravando e il carico di lavoro non può essere sostenuto solo dalla famiglia. Occorre davvero costruire una rete che possa sostenere sia le persone anziane che la famiglia che se ne prende cura. Questa è una grande sfida che deve essere assolutamente affrontata».

Quali i progetti che inizierete a mettere a terra nel 2023? «Abbiamo circa 900 mila euro di fondi del Pnrr per l’adeguamento sismico della scuola primaria e della scuola secondaria; questo progetto andrà sicuramente portato avanti per rispettare le tempistiche del bando. Abbiamo poi ricevuto un altro finanziamento da circa 80 mila euro per la sistemazione di tutto lo spazio antistante la sede della Croce Rossa, con la sistemazione delle aiuole e del marciapiede. Alla Massina ci sarà la realizzazione del parco giochi inclusivo, per il quale abbiamo ricevuto dei fondi dal Pnrr. Metteremo in sicurezza l’attraversamento pedonale di via Papa Giovanni XXIII, posizioneremo un dosso in via Virgilio, sposteremo più avanti il passaggio pedonale in piazza Enrico Toti, perché ora è troppo a ridosso della curva. Poi c’è in programma la sistemazione dell’auditorium, con la messa in sicurezza dal punto di vista sismico dell’edificio e il rifacimento degli impianti interni, audio e luci. C’è poi la sistemazione verde dell’area di via Nobile, dove abbiamo dato incarico ad un progettista e l’inizio del lavoro per la variante al piano di governo del territorio, con l’adeguamento alle leggi regionali per il consumo di suolo e per riorganizzare Cislago dal punto di vista urbanistico. Nel 2023 mettere mano anche al piano cimiteriale, abbiamo già dato un incarico per la progettualità; dovremo sistemare il cimitero adeguandolo alle nuove necessità e dandogli un ordine e una pulizia più decorosa. Vorremo poi intervenire sui parchi cittadini: l’idea è investire delle risorse per sistemare compiutamente almeno un parco all’anno, questo per evitare di fare tanti piccoli interventi ovunque che poi non servono».

Ci sono ancora circa 300 mila euro di Pedemontana da utilizzare per il nuovo campo sportivo. Come verranno impiegati? «Pensiamo che sull’area non ancora costruita debbano sorgere delle attrezzature che servano per diversificare la proposta sportiva in Cislago, come campi da paddle, tennis e magari una piccola piscina per i ragazzi d’estate. C’è anche la necessità di una palestra. Stiamo lavorando con dei privati perché ciò possa avvenire. Quindi non è escluso che quei soldi possano essere impiegati per in partnership con il privato, dove chiaramente l’amministrazione comunale dovrà avere il suo ritorno di utilità pubblica. Ci stiamo ragionando, il 2023 potrebbe essere l’anno in cui questo progetto prenderà forma».

Elezioni regionali, quali potranno essere le ricadute sul Comune di Cislago? «Credo che chiunque vincererà le elezioni avrà interesse che le cose si facciano bene e che funzionino. Sarà nostra preoccupazione prendere contatti con la nuova classe dirigente e cercare di portare alla loro attenzione le priorità e le necessità di Cislago, per poter avere dei benefici. Se ci saranno anche delle persone di Cislago che sono candidate e che risulteranno anche elette, credo possa essere un’opportunità per questo Comune, perché avremo anche un canale diretto».

Un augurio di fine anno per i tuoi concittadini? «Auguro loro di ottenere tutte le soddisfazioni che si aspettano e di vivere un anno sereno. Quello che vorrei fare per i cittadini in questo momento è risolvere il problema dei medici di medicina generale. A Cislago ne mancano due e non dipende da noi. Per cui mi auguro che si risolva, soprattutto per la frazione Massina».

Valentina Rizzo
valentina.rizzo@varesenews.it
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Pubblicato il 28 Dicembre 2022
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