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Ex Isotta Fraschini di Saronno: sfuma il progetto Brera, almeno per ora

Saronno Città dei Beni Comuni ritira il “Progetto Brera – Fase 1”. La società dichiara che proseguiranno invece le bonifiche, non appena il Comune darà il via libera alla cantierizzazione. Bocche cucite per oggi dall'amministrazione Airoldi

la visione di Cino Zucchi per l'ex Isotta Fraschini

La società Saronno – Città dei Beni Comuni ha protocollato in Comune a Saronno lo scorso 21 dicembre il ritiro della bozza della “Convenzione per gli usi temporanei” e il progetto preliminare, entrambi protocollati e legati al “Progetto Brera – Fase 1”. A comunicarlo è la società stessa, con una nota stampa. La società è proprietaria dell’enorme area dismessa, da circa 120 mila metri quadrati, presente alle spalle della stazione centrale di Saronno, un tempo sede  degli stabilimenti dell’Isotta Fraschini.

Lo scorso 3 novembre l’amministratore delegato di Saronno – Città dei Beni Comuni, l’ingegner Giuseppe Gorla, ai microfoni di Radiorizzonti in Blu (qui l’articolo) aveva raccontato della fase di stallo in cui si trovava il progetto Brera e delle difficoltà di dialogo con l’amministrazione comunale di Saronno. A ciò era seguita una conferenza stampa, in cui l’amministrazione comunale di Saronno si era detta “sorpresa” delle accuse rivoltele e ribadito la propria volontà a proseguire nel progetto di riqualificazione dell’area dismessa (qui l’articolo).

Da una fase di impasse, si è quindi ora passati al ritiro del progetto che puntava a portare a Saronno un polo universitario, con aule e laboratori dell’Accademia delle Belle Arti di Brera.

Di seguito la nota della società Saronno Città dei Beni Comuni (SBC):

Comunichiamo che in data 21 dicembre 2022 Saronno Città dei Beni Comuni ha inviato all’Amministrazione di Saronno, ai soggetti preposti sia dal punto di vista politico sia da quello tecnico, il ritiro del progetto Brera Fase 1 per la rigenerazione urbana dell’area ex-Isotta Fraschini.

Questo perché si ritiene non fattibile l’impegno al ripristino dello stato di fatto iniziale della Bernardino Luini e della piazza antistante, una volta riqualificate e restaurate, e non economicamente sostenibile l’eventuale smontaggio del quello che il progetto preliminare prevedeva di costruire, ovvero l’edificio N1, il cosiddetto Coccodrillo. Condizioni, queste, che facevano parte delle richieste dell’Amministrazione relative al progetto di uso temporaneo.

Come annunciato nei giorni scorsi, SBC resta in attesa di conoscere dall’Amministrazione le condizioni per poter partire con la Fase 1 delle bonifiche, che saranno completate nella loro interezza indipendentemente dal fatto di avere o meno un permesso di costruire.

Il progetto di riqualificazione urbanistica, invece, dovrà essere giocoforza ripensato alla luce dell’abbandono degli usi temporanei.

La società comunica invece che proseguiranno le bonifiche della Fase 1, quella relativa all’area più vicina ai binari della ferrovia, che potranno partire non appena saranno rilasciate dall’amministrazione comunale le autorizzazioni per poter avviare la cantierizzazione: «La società conferma il proprio impegno a portare avanti le bonifiche, non appena il Comune darà il via libera – dichiarano dalla società -. Il progetto entra invece in una fase di ridefinizione».

Nel merito bocche cucite per oggi dall’amministrazione Airoldi. Interpellata da VareseNews, l’amministrazione comunale di Saronno ha fatto sapere che il sindaco Augusto Airoldi rilascerà una dichiarazione sulla questione a Radiorizzonti, la radio parrocchiale della città, nella giornata di sabato 24 dicembre, la Vigilia di Natale.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 23 Dicembre 2022
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