Su La7 il TikTok di una saronnese relativo alla polemica sul colore della pelle della Sirenetta
Non è il primo video pubblicato da Sara, residente a Saronno, a ricevere attenzione. Lo scorso giugno il racconto di uno spiacevole episodio vissuto in Comune aveva raggiunto oltre 700 mila visualizzazioni. A raccontarci la sua esperienza su TikTok è proprio la saronnese, nota sui social come pioggia.acidella
È finito a “Propaganda Live” su La7 il video TikTok dai toni simpatici e pungenti di Sara, relativo alla paradossale polemica sul colore della pelle di Ariel, la protagonista del film Disney in uscita nel 2023 “La Sirenetta”, la versione in live action del famoso cartone animato risalente al 1989.
Residente a Saronno, nota sul social network come pioggia.acidella, non è il primo video TikTok della saronnese a ricevere attenzione. Lo scorso giugno il racconto di uno spiacevole episodio vissuto in Comune a Saronno aveva raggiunto oltre 700 mila visualizzazioni.
Con oltre 21 mila follower e più di mezzo milioni di “mi piace”, sul suo canale racconta e commenta esperienze di vita quotidiana e fatti di attualità, spingendo a volte il pubblico a riflettere anche su temi importanti come la disabilità (Sara è la mamma di Sergio, un bambino autistico di 10 anni) o la discriminazione nelle sue varie forme.
Abbiamo contattato Sara e ci siamo fatti raccontare la sua esperienza sul mondo dei social network.
Quando e perché è iniziata la tua esperienza su Tik Tok? «Durante il lockdown del 2020. Mi sono trovata a casa da sola con mio figlio Sergio. Era il periodo in cui TikTok aveva avuto il boom di iscrizioni di nuovi utenti. Ho iniziato un po’ per gioco. Uno dei primissimi video penso sia stato un audio usato proprio con Sergio; ho visto che era venuto abbastanza bene e ci eravamo divertititi a farlo, ma aveva avuto pochissime visualizzazioni, forse una decina. Il primo boom è arrivato con un video in cui salutavo Sergio che stava partendo per le vacanze con il suo papà e con uno successivo in cui rispondevo ad un commento di body shaming, che ha fatto oltre 800 mila visualizzazioni».
E poi? «Da lì sono partita a parlare delle mie esperienze, delle mie opinioni, di quello che vedevo in giro, che è quello che faccio ancora adesso».
Su Tik Tok affronti anche temi importanti, ad esempio quello della disabilità. C’è un messaggio in particolare che tieni a far arrivare a chi ti segue? «Non ho un format o messaggio specifico da far passare alle persone. Quando vedo qualcosa che dal mio punto di vista è un atteggiamento sbagliato, cerco di affrontarlo con ironia, per far riflettere le persone. Ad esempio mi è capitato un paio di volte di pubblicare un video sull’occupazione dei parcheggi riservati a persone con disabilità; penso che molti non si rendano veramente conto del disagio e della frustrazione che una cosa del genere può creare ad una persona che magari ha già una vita non facilissima e complicata da diversi ostacoli.
Mi sono resa conto che spesso le persone si stupiscono di certe cose o di certe difficoltà che si possono incontrare, perché non le conoscono e non le vivono. Ritengo che sia giusto che le sappiano e che si rendano conto che ad esempio, determinati atteggiamenti, sono sbagliati. Condivido anche le cose divertenti che mi succedono, sperando di strappare un sorriso a chi le ascolta. Uso i social come sfogo personale o per divertimento insomma».
Che tipo di feedback ricevi dai tuoi follower? «Ho tanti feedback positivi. Quelli che mi fanno più piacere sono dei più giovani, che magari mi ringraziano per un qualcosa che ho detto. È piacevole riuscire ad arrivare a persone più giovani, lasciando loro l’esperienza di qualcuno un po’ più grande di loro, che i 20 anni li ha già vissuti».
Il tuo Tik Tok sulla Sirenetta ha raggiunto oltre 78 mila visualizzazione ed è stato trasmesso anche su La7. Te lo aspettavi? «Su Tik Tok ho poi raccontato com’è andata questa storia. Stavo andando a letto, quando una mia conoscente mi ha avvisato che ero in televisione su La7. Il video andato in onda dura poco, quindi il tempo di accendere la televisione ed era già stato trasmesso. L’ho rivisto il giorno dopo. Non me lo aspettavo chiaramente, il mio profilo è pubblico quindi è visibile a tutti e tutti possono condividere i video. Mi ha fatto piacere, ma è anche una cosa che mi agita sempre un po’. Poi vado anche un po’ in paranoia perché non riesco a rispondere a tutti i commenti, sono un po’ boomer da questo punto di vista».
Ultima domanda, perché proprio pioggia.acidella? «Richiama un po’ il mio carattere, perché tendo ad essere acida. Le mie amiche mi hanno fatto notare che faccio ridere quando sono arrabbiata: ad esempio mi capita spesso di stare raccontando qualcosa che mi ha fatto arrabbiare e loro quasi mi ridono in faccia. Non riescono a trattenersi, perché magari dico le cose in un determinato modo che risulta divertente agli occhi di chi mi guarda. È quello che cerco di fare tutt’ora su Tik Tok, solo che anziché prendere il telefono e chiamare la mia amica, faccio un video».
«Tendo ad essere acida – conclude sorridendo Sara -, poi in realtà in alcuni commenti privati che ricevo mi dicono che sono falsa, perché anziché pioggia acida sono pioggia dolcina».
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