Sei ore di lavoro per spegnere l’incendio in una ditta di lavorazioni chimiche a Uboldo
Diverse le squadre sul posto: i mezzi sono partiti da Varese, Milano, Saronno e Como. Incendio spento alle 13
Vigili del Fuoco in azione ad Uboldo dall’alba di questa mattina (27 luglio) per un incendio scoppiato in una ditta che effettua lavorazioni chimiche in via Legnano. Le fiamme sono divampate all’interno di un capannone per cause ancora da stabilire. L’incendio è stato spento intorno alle 13 dopo le operazioni di messa in sicurezza del materiale, spostato in una cava della zona e ricoperto con della sabbia così da soffocare la combustione.
Sul posto hanno operato i vigili del fuoco delle sedi di Saronno, Busto/Gallarate e Varese. I quindici operatori sono intervenuti con due autopompe, due autobotti e un carro aria (automezzo per il trasporto di bombole di aria respirabile) .
Le operazioni sono state coordinate dagli specialisti vigili del fuoco del nucleo regionale N.B.C.R. (Nucleare Biologico Chimico Radiologico), presenti anche gli enti preposti: ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) e ATS (Azienda Sanitaria Territoriale). La situazione è stata costantemente monitorata anche con rilievi strumentali.
Non si registrano feriti: quando sono divampate le fiamme, lo stabilimento era chiuso. L’incendio ha provocato molto fumo, visibile anche a distanza, dovuto alla sostanza chimica presente nei recipienti andati a fuoco, un composto che reagisce con l’acqua. Pertanto le operazioni di spegnimento sono più difficile e lunghe.
Le fiamme hanno interessato il magazzino con i prodotti chimici dell’azienda, un composto utilizzato per la preparazione del decolorante per capelli: il prodotto reagisce negativamente con l’acqua, quindi non è possibile lo spegnimento tradizionale. I vigili del fuoco hanno rimosso i pallet su cui è stoccato il composto e contestualmente hanno abbattuto i fumi. Successivamente il materiale è stato caricato su dei mezzi pesanti e ricoperto con uno strato di terra al fine di essere trasportato in un area sicura, all’interno di una cava della zona, dove la sabbia ha messo fine definitivamente alla combustione.
Il sindaco di Uboldo Luigi Clerici si è recato subito sul posto e ha emesso due ordinanze valide fino allo spegnimento dell’incendio, una per invitare i cittadini a tenere chiuse le finestre (provvedimento preso anche dai Comuni limitrofi di Rescaldina e Cerro Maggiore), una per evacuare la popolazione nel raggio di 200 metri dall’incendio da tutti gli immobili: sono state evacuate ditte, alcune abitazioni privare (4 o 5) e un maneggio.
La polizia locale ha avvertito i cittadini del potenziale pericolo, invitandoli a tenere chiuse porte e finestre di case e aziende.
Le ordinanze sono state revocate una volta terminato l’allarme e spento l’incendio.
(articolo aggiornato alle ore 16 di mercoledì 27 luglio)
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