Anche a Varese l’invasione della Popillia Japonica, l’insetto devastatore di campi e giardini
Nel Basso Varesotto – in particolare nella zona di Malpensa – è una presenza fastidiosa conosciuta ormai da anni. Ma quest’anno i coleotteri della specie Popillia Japonica stanno facendo danni un po’ in tutto il Varesotto, anche in zone che prima erano immuni.
Anche quest’anno gli insetti devastatori di origine asiatica sono ricomparsi in forze a maggio, con la trasformazione delle larve. In poche ore sono in grado di distruggere un campo coltivato, un frutteto, una vite.
Da dove viene la Popillia Japonica?
L’insetto parassita è comparso per la prima volta nel 2014 in un’area del parco del Ticino al confine tra Lombardia e Piemonte, la prima in assoluto in Europa. Solo cinque anni fa era ancora possibile individuare i singoli Comuni di diffusione, invece ora la diffusione è pressoché generalizzata, in Lombardia.
Dal 2014 il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia è impegnato nell’attuazione del piano di controllo e di contrasto.
Le attività di lotta, concordate a livello nazionale, hanno lo scopo di contenere la popolazione del coleottero e interessano l’area in cui l’insetto è attualmente presente. Praticamente tutta la Lombardia: è infatti testimoniato nelle province di Varese, Como, Lecco, Monza e Brianza, Milano, Lodi, Pavia, Bergamo, Cremona.
Le trappole contro la Popillia Japonica
Il piano di controllo prevede l’utilizzo di due tipologie di trappole, una con funzione “attract and kill” e l’altra per la cattura massale. Le trappole del primo tipo sono quasi 3000 e sono formate da un treppiede ricoperto da una rete impregnata di insetticida, attirano il coleottero tramite esche specifiche e lo portano a morte. I tecnici del Servizio Fitosanitario le stanno posizionando sul territorio delle aree di più recente infestazione proprio in questi giorni.
Le trappole del secondo tipo sono invece formate da contenitori di plastica sagomati per attirare e catturare i coleotteri con l’aiuto di specifici attrattivi (sono quelle verdi e gialle con una forma che ricorda quella di una bomba). Queste ultime sono già state tutte posizionate, vengono controllate settimanalmente e forniscono i dati sull’andamento dell’infestazione.
Ogni trappola è abbinata ad un cartello informativo e contrassegnata da un codice. Il Servizio Fitosanitario chiede la collaborazione di tutti i cittadini perché le trappole non vengano spostate, sottratte o manomesse.
Dove NON mettere le trappole per la Popillia Japonica
L’utilizzo di trappole è fortemente sconsigliato in orti o giardini privati in quanto il loro potere attrattivo è di molto superiore alla capacità di cattura e di conseguenza la vegetazione che si vuole proteggere, foglie, fiori e frutti, subisce invece danni ancora più rilevanti.
Come combattere la Popillia Japonica in gairdino e negli orti
Per controllare Popillia japonica nei giardini, negli orti o sui terrazzi, il Servizio Fitosanitario consiglia di raccogliere manualmente i coleotteri e di farli cadere in un secchiello con una soluzione di acqua e sapone. Per proteggere i frutti è possibile invece coprire la chioma degli alberi con una rete antinsetto che deve essere scossa al mattino presto quando i coleotteri sono pressoché immobili.
Il ricorso a trattamenti insetticidi è giustificato esclusivamente in presenza di infestazioni importanti. In questo caso è necessario seguire attentamente le indicazioni del Servizio Fitosanitario.
Si ricorda che l’effetto del trattamento è di breve durata perché l’insetto è molto mobile e sono possibili nuove infestazioni dalle aree verdi limitrofe.
Tutte le informazioni e le indicazioni per il controllo di P. japonica sono disponibili sul sito fitosanitario.regione.lombardia.it
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