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Malpensa, i camerieri che non si trovano e gli australiani nel podcast del 9 maggio

Le principali notizie scelte per voi dalla redazione che potete ascoltare sulle piattaforme Spreaker, Spotify e sul nostro canale Youtube

La protesta dei lavoratori alla Whirlpool di Cassinetta

Le principali notizie di lunedì 9 maggio.

Le tratte del Nord America rilanciano l’attività di Malpensa

A Malpensa torna il volo Milano-Chicago: sabato United Airlines ha inaugurato la connessione con la città al centro degli Usa. Una nuova rotta che porta a 66 i voli settimanali dallo scalo intercontinentale di Milano verso gli Stati Uniti, con la tratta su New York a fare la parte del leone: sono infatti ben sette le compagnie che volano verso la Grande Mela. Tra le novità più recenti c’è anche la riattivazione della connessione con Atlanta. Segnali di ripresa del settore passeggeri, comunque ancora sotto i volumi pre-pandemia. A Malpensa invece va a gonfie vele il cargo, grazie alla concentrazione del traffico merci in questa fase. E di fronte all’ipotesi di ampliamento dell’aeroporto verso la brughiera, c’è chi propone invece di convertire il Terminal 2, quello che prima del Covid era usato da Easyjet e oggi è inutilizzato. Tutte le informazioni le trovate sulla nostra testata Malpensanews

Non trova camerieri e deve tenere chiuso il bar del resort sul Lago Maggiore

Stefano Sist, proprietario del «Golfo Gabella», resort sul Lago Maggiore, è uno dei tanti operatori turistici colpiti dall’assenza di personale sul lago Maggiore ma anche nel resto della provincia e di Italia. E ha ci raccontato che nella sua struttura dell’Alto Lago, in questi giorni è costretto a tener chiusi bar e ristorante. «A breve riapriremo, con orari ridotti, almeno fino a quando non riusciremo a risolvere questa situazione – spiega sist – Noi lavoriamo tutto l’anno con gli appartamenti vacanze, ma con la ripartenza dopo il covid devo prendere atto che gran parte delle figure presenti sul territorio hanno ripiegato su altre professioni»
Tra gli altri problemi segnalati da ristoratori e esercenti c’è anche la concorrenza con la svizzera, che drena lavoratori con i suoi stipendi molto favorevoli: «Molti dei colleghi del Varesotto mi chiamano e mi chiedono disperati se so aiutarli per trovare collaboratori – aggiunge Giordano Ferrarese, presidente provinciale della federazione italiana pubblici esercizi – E assicuro che in una situazione del genere l’importo dello stipendio comincia ad essere un problema del tutto relativo, sebbene la concorrenza salariale con la Svizzera rimane, e andrebbe affrontata con un’adeguata defiscalizzazione».

Tra taser e tutela legale, il sindacato dei poliziotti a congresso a Varese

Si è tenuto lunedì 9 maggio il congresso di Siulp Varese, il sindacato unitario dei lavoratori di polizia. Ci fa il punto della situazione il segretario, Paolo Macchi

Varese attira gli investitori australiani: summit al palazzetto con Luis Scola

Tra gli spettatori della partita tra Openjobmetis e Banco Sardegna Sassari al palazzetto di Varese c’erano anche degli australiani: piu precisamente un gruppo di investitori legati all’australia e forse interessati ad allargare il proprio business a Varese. Di uno in particolare il nome è già noto: Giovanni “John” Caniglia, rappresentante dellaCamera di Commercio italiana di Melbourne. Nell’estate del 2019 Caniglia faceva infatti parte di una delegazione che svelò il proprio interesse per lo stadio di Masnago e nell’area circostante, palasport compreso. Per l’occasione si mosse anche l’Ambasciata australiana in Italia e il gruppo venne ricevuto ufficialmente anche a Palazzo Estense. Poi arrivò il covid e gli incontri si fermarono. A inizio aprile di quest’anno però le parti hanno ricominciato a incontrarsi: come in questa circostanza, sfruttando la possibilità di vedere una partita dal vivo. Secondo altre fonti interpellate dal nostro giornale, le possibilità di un investimento sono reali anche se non si conoscono i termini.

Si è spento Luigi Venzaghi, ultimo erede di una delle dinastie industriali di Busto Arsizio

Si è spento a 79 anni Luigi Venzaghi, ultimo erede di una delle dinastie industriali di Busto Arsizio. Sotto la sua guida la secolare azienda tessile di famiglia, il cotonificio venzaghi, si trasformò negli anni 80 in una holding immobiliare, che dava in locazione i capannoni vuoti e gli spazi resisi disponibili. Uno degli storici complessi industriali della famiglia è oggi la sede di Reti Spa, una della più promettenti realtà aziendali di Busto Arsizio nel campo dell’Information Technology per le aziende. Le esequie dell’industriale bustocco si svolgeranno martedì nella basilica di San Giovanni a Busto Arsizio

Potete ascoltare il podcast sulle piattaforme SpreakerSpotify

Redazione Saronnonews
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Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 09 Maggio 2022
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