“Il mio cane morsicato da un altro cane. Aiutatemi a rintracciare i padroni fuggiti”
Una tranquilla domenica di svago al Parco degli Aironi si è trasformata per una giovane mamma di Trezzano sul Naviglio in una giornata che difficilmente dimenticherà: il suo cagnolino è stato gravemente ferito da un cane di taglia medio-grande sfuggito al controllo dei proprietari, che si sono poi dati alla fuga
Una tranquilla domenica di svago al Parco degli Aironi si è trasformata per una giovane mamma in una giornata che difficilmente dimenticherà.
È quanto successo ad Eleonora Scandiffo, residente a Trezzano sul Naviglio, che domenica 10 aprile si trovava al parco di Gerenzano con il marito, i due figli e Maya, il suo barboncino di 10 mesi. Improvvisamente il suo cagnolino è stato aggredito da un cane di taglia medio-grande («un pitbull o un amstaff nero con una macchia bianca sul petto»), tenuto al guinzaglio ma sfuggito al controllo dei proprietari. Il risultato è stato che i padroni del cane si sono dati alla fuga, mentre la donna è dovuta correre dal veterinario.
Da quel giorno Eleonora ha pubblicato su tutti i gruppi social di Gerenzano, compreso quello del Parco degli Aironi, un appello per rintracciare i proprietari del cane.
«Avevo la maglietta sporca di sangue, nessuno si è avvicinato per chiederci come stessimo – racconta la donna -. Ho portato il cane in clinica e da lì non è più uscita. Ieri ha fatto un intervento perché oltre alle lesioni interne ha lo stomaco perforato. Certo, a noi basta che il cane si riprenda, però la realtà è che ci troviamo ad affrontare delle spese importanti che dovrebbe essere a carico del padrone del cane».
C’è tanta amarezza e rabbia non solo per il comportamento dei padroni del molosso, ma anche per quello delle persone che hanno assistito alla scena: «È stato un momento di concitazione e di panico, ero concentrata a salvare la mia cagnolina e a tutelare la mia famiglia e non ho fermato i due proprietari – spiega la donna -. È però davvero assurdo che in un parco pieno di persone nessuno abbia visto nulla, dov’è finita la solidarietà? A 20 centimetri di distanza c’era mio figlio di 3 anni, se il cane avesse preso la mano del bambino che cosa sarebbe successo?».
Il fatto sarebbe avvenuto all’esterno della nuova struttura ristorativa
«Dopo i miei appelli sui social nessuno si è poi fatto vivo, neanche informa anonima. È una cosa che mi sconvolge – conclude Eleonora -. Se qualcuno ha visto qualcosa si faccia vivo, anche in forma anonimia, dando una descrizione dei proprietari del cane».
«È deplorevole quanto successo – commenta a riguardo il vicesindaco di Gerenzano Pierangelo Borghi -. Tutti hanno l’assicurazione per il cane. Se succede una cosa come questa ci si deve assumere la propria responsabilità, fermarsi e dare le proprie generalità. Chi l’ha fatto è scappato in modo abbastanza vigliacco».
«È sconvolgente l’accaduto che ha travolto questa famiglia che ha visto trasformare un pomeriggio di festa in un tragico evento, che non sa ancora quale sarà il destino della piccola Maya, e che dovrà affrontare delle spese veterinarie ingenti per provare a salvare la cagnolina che rimarrà comunque segnata dal trauma emotivo che ha subito – commenta Lucrezia Pireddu del gruppo Idee in Comune -. La famiglia di Maya chiede giustizia, i proprietari del cane autore dell’aggressione devono prendersi le loro responsabilità economiche e morali. Numerose erano le persone presenti durante l’aggressione che potrebbero aiutare a risalire ai colpevoli fornendo informazioni a chi di competenza. Ciò che è accaduto durante questo tragico pomeriggio non deve ripetersi, essere proprietari di un cane è una responsabilità. I cani sono animali sociali che necessitano la guida di un proprietario responsabile e consapevole dei potenziali pericoli e rischi, in grado di gestirli nella sicurezza propria e del resto della società».
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