Sci UISP, luci e ombre di un anno che ha portato ancora i segni della pandemia
Fiducia intatta per la prossima stagione sulle nevi; nei mesi passati invece c'è chi ha ottenuto buoni risultati e chi al contrario non è riuscito a far decollare i corsi
Sulla stagione sciistica Uisp appena conclusa ha pesato ancora l’incertezza legata alla pandemia, con lo spettro delle quarantene e la paura di contrarre il virus. Certo, a qualche società è andata male, ad altre meglio, ma quello che accomuna tutti gli sci club affiliati Uisp è la fiducia per il prossimo anno, quando la ripresa della stagione sciistica dovrà essere al cento per cento.
Purtroppo è un bilancio amaro quello di Alessandro Carnelli, presidente di Gib’s Ski di Venegono Inferiore: «È andata malissimo, come lo scorso anno. Non c’erano abbastanza adesioni per partire». A bloccare gli sciatori è stata la paura che una possibile quarantena impedisse di partecipare alle cinque domeniche di corso offerte da Gib’s Ski ai propri associati. Gli sciatori temevano di non poter garantire la presenza costante. Inoltre, se qualche sportivo si fosse rivelato positivo dopo la gita, sarebbe scattata la quarantena per tutto il pullman, cosa che ha ulteriormente disincentivato la partecipazione. «Siamo dispiaciuti perché ci siamo staccati da Cuvignone quattro anni fa, e due anni sono andati buchi. Ma restiamo fiduciosi per il prossimo anno» conclude Carnelli.
È invece «andata bene, secondo le aspettative» la stagione per lo Sci Club Cavaria Asd. «Pensavamo peggio, e invece è stata una buona stagione – afferma Lino Reina, presidente dello Sci Club Cavaria da 38 anni – Per la scuola sci si è formato un bel gruppetto che ha riempito sempre il pullman: una ventina di giovanissimi dai 6 ai 12 anni e poi tre giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 22 anni». A pesare sulla stagione sono stati i prezzi lievitati, ma nonostante tutto lo sci club è riuscito a organizzare quattro giornate di scuola di sci e un fine settimana “lungo” ad Andalo.
«Nel 2020, quando è scoppiata la pandemia, avevamo appena portato a termine un corso di sci in cui la frequentazione era stata scarsa – conclude il presidente – Invece quest’anno oserei dire che sono contento della stagione trascorsa, c’era più entusiasmo e tanta voglia di tornare a vivere».
La stagione dello Sci Club Cavaria si è ufficialmente chiusa domenica, con l’ultima gita cultural-gastronomica alla Sacra di San Michele seguita dal pranzo sociale ad Avigliana (nella foto, il gruppo). Una giornata divertente, ma anche faticosa: per arrivare alla chiesa bisogna affrontare un dislivello di 800 metri a piedi, in salita. Per fortuna il pranzo ha consentito di recuperare le energie e di trovarne di nuove per fare una bella passeggiata sul lago, e arrivederci alla prossima stagione.
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