Gli eventi per il sesto centenario della Collegiata di Castiglione Olona continuano nel segno del suo fondatore, con la presentazione del libro “Il cardinale Branda Castiglioni legato pontificio e mecenate della cultura” di Tino Foffano.

L’appuntamento è per giovedì 3 marzo alle 16 nello spazio della Nuova Scolastica del Museo della Collegiata. Ingresso gratuito.

Nel volume sono raccolti dodici contributi, pubblicati dallo studioso nell’arco di cinquant’anni, che tracciano un profilo biografico del cardinale Branda Castiglioni, i suoi rapporti con i Medici, le sue missioni diplomatiche in Europa e dove è pubblicata anche l’orazione funebre composta dal nipote Guarnerio.

Tino Foffano studiò a lungo i fondi antichi della Biblioteca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che diresse, e condusse svariate ricerche sul periodo umanistico, contribuendo molto alla conoscenza della personalità storica del cardinale Branda
Castiglioni. Basandosi su nuovi documenti, reperiti in archivi di varie città, e sullo studio di codici, Foffano illustrò vicende biografiche del cardinale, inedite o poco esplorate, e ne ricostruì l’ambiente familiare, indagando vita e cultura dei suoi nipoti.

La pubblicazione (Edizioni di Storia e Letteratura, collana Opuscula Collecta, Roma 2020, p. 240) è a cura di Mirella Ferrari, professoressa emerita di Letteratura latina medievale e umanistica nell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha insegnato Letteratura latina medievale e Paleografia latina per oltre un quarantennio, e di Angela Contessi, bibliotecaria presso la Biblioteca della medesima Università, dove è stata a lungo collaboratrice di Tino Foffano.

A presentare il volume sarà la professoressa Carla Maria Monti, docente di Filologia medievale e umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, che ben conobbe Tino Foffano. Sarà dato particolare rilievo al cosiddetto “curriculum vitae” di Branda Castiglioni, la cui trascrizione aggiornata è pubblicata nel libro.

Alla presentazione interverrà anche il dottor Fabrizio Levati della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, che ha autorizzato l’esposizione eccezionale del curriculum vitae del cardinale, normalmente custodito presso l’Archivio Parrocchiale e mai prima d’ora esposto al pubblico.