Un anno fa la morte di Luca Attanasio, ambasciatore di pace
Il 22 febbraio 2021, insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo venne ucciso Luca Attanasio, 43 anni, nato a Saronno e cresciuto a Limbiate, uno dei più giovani ambasciatori italiani nel mondo
Un anno fa, in Congo, il 22 febbraio 2021, venne ucciso Luca Attanasio, 43 anni, nato a Saronno e cresciuto a Limbiate, uno dei più giovani ambasciatori italiani nel mondo.
Laureato alla Bocconi nel 2001, ha intrapreso la carriera diplomatica nel 2003 ed è stato assegnato alla direzione per gli Affari Economici, Ufficio sostegno alle imprese, poi alla segreteria della direzione generale per l’Africa. Dopo diverse esperienze nelle ambasciate in Svizzera, in Marocco e in Nigeria, dal 2017 è capo missione a Kinshasa, nel Congo, dove è stato confermato nel 2019 in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario.
A Casablanca, nel 2015, Attanasio aveva sposato Zakia Seddiki. La coppia ha tre bambine piccole, Sofia, di quasi quattro anni, e due gemelline di due anni e mezzo, Lilia e Miral. Insieme hanno fondato la ong Mama Sofia, di cui Zakia Seddiki è presidente e Attanasio era presidente onorario: l’associazione si occupa di bambini e madri in situazioni difficili, con ambulatori medici, presidi mobili e progetti per le madri detenute.
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Amava l’Africa, ma era legato a doppio filo con la sua Limbiate, il paese dove è cresciuto e dove vivono ancora i suoi genitori e la sua famiglia. In Monza e Brianza tornava quando poteva, compatibilmente con gli impegni istituzionali. A Limbiate è stato ricordato con due serate ricche di trasporto e commozione. In questi mesi sono stati tantissimi i riconoscimenti (tra cui la Gran Croce d’onore conferita dal Presidente della repubblica Sergio Mattarella e la Rosa Camuna della regione Lombardia) e le intitolazioni alla memoria di Luca Attanasio, da una Rsa fino a Villa Medolago, uno dei fiori all’occhiello della città brianzola che riprenderà vita grazie ad una riqualificazione e che porterà proprio il nome del diplomatico ucciso in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.
Anche il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha voluto ricordare Attanasio: «L’esempio di Luca, ambasciatore di pace, prima ancora che di diplomazia, cui abbiamo conferito lo scorso anno la Rosa Camuna, l’onorificenza più alta della Regione Lombardia, deve essere oggi più che mai un modello da seguire. Perché la pace e la cooperazione vanno alimentate ogni giorno. E le cronache di queste ore ce lo insegnano».
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