Prodotti vinicoli italiani: ecco i vini rossi, bianchi e gli spumanti più richiesti online
C'è un dato che emerge chiaro analizzando l'ultimo rapporto elaborato dalla Coldiretti per quanto riguarda il settore enologico
C’è un dato che emerge chiaro analizzando l’ultimo rapporto elaborato dalla Coldiretti per quanto riguarda il settore enologico: nella classifica dei vini più venduti nel 2021 spiccano quelli autoctoni.
Nell’ultimo anno, quindi, gli appassionati hanno rivolto la loro attenzione in particolare alle eccellenze del territorio nazionale, privilegiando vini rossi, bianchi e spumanti locali.
In generale, le stime della Coldiretti parlano di un aumento delle vendite di vino pari al 9,7% durante il 2021, e testimoniano lo stato di salute sostanzialmente buono di un settore vitale per l’economia italiana.
In particolare, è interessante notare come gli acquisti si registrino con sempre maggiore frequenza sul web, grazie alle proposte di qualità messe a disposizione a prezzi concorrenziali dalle enoteche online come Vino.com: infatti, qui puoi acquistare vini rossi, bianchi e spumanti beneficiando di sconti e promozioni interessanti, con la possibilità di scegliere tra una selezione proveniente dalle migliori cantine del territorio.
Dai vini bianchi ai rosè: le eccellenze del territorio
I vini italiani sono celebri in tutto il mondo, che siano essi bianchi, rossi o rosè. Perfetti per ogni tipo di abbinamento, hanno in prevalenza gusti fruttati che si ritrovano, ad esempio, nei rossi Primitivo, Amarone della Valpolicella, Barbera d’Alba e Nero d’Avola, ma non manca lo speziato del Pinot Bianco o del Sudtirol Alto Adige o il Passito veneto molto dolce, tanto da essere spesso usato sia a tavola che come vino da meditazione.
Il sentore dei fiori si ritrova invece in vini come il Barolo, il rosso piemontese invecchiato in botti di rovere o il bianco Lugana DOC che va benissimo anche come aperitivo. Da non dimenticare sono anche l’evergreen Montepulciano, tipico della regione abruzzese o il Vermentino ligure, toscano e sardo.
Una delle eccellenze italiane è ovviamente il Chianti prodotto nella zona omonima e derivante dalle uve toscane Sangiovese: il primo invecchiamento avviene in botti d’acciaio inox, mentre successivamente passa in rovere e barriques a seconda degli aromi da conferire. Dalla Sicilia, con tutta la sua dolcezza, ha origine lo Zibibbo, così denominato specie se le uve bianche omonime sono utilizzate al 100% ma impiegate anche in altri vini ove la dolcezza sia preponderante.
E, proprio tale dolcezza, si ritrova certamente nei passiti, ovvero provenienti da uve raccolte tardivamente che creano vini perfetti con dolci, formaggi oppure da soli: va ricordato, in particolar modo, il Passito di Pantelleria ma anche il Moscato piemontese o il Brachetto d’Acqui.
Dolce o secco: le diverse tipologie di spumanti
Lo spumante è perfetto per festeggiare, ma anche per creare aperitivi e cocktail speciali. Il grado di dolcezza, qui, viene dato dalla denominazione che va da Brut a Dolce.
Nonostante si tenda a pensare che lo champagne francese sia uno dei più pregiati, lo spumante italiano è un’eccellenza sempre più riconosciuta in tutto il mondo: a partire dal prosecco veneto Valdobbiadene Superiore, le cui bollicine passano dai sentori fruttati a quelli floreali: il dosaggio Extra Dry lo rende un grado meno secco del Brut.
La zona bresciana di Franciacorta dà invece vita allo spumante omonimo, il brut fruttato e fresco che è perfetto con piatti orientali e peculiari come il sushi. Non mancano proposte originali come lo spumante rosato Filanda Millesimato che si realizza nell’area dell’Oltrepò pavese con lavorazione di uve Pinot Nero. Il gusto dei frutti rossi è ben abbinabile a piatti di pesce e piatti ricchi di spezie.
Friulano è invece il Ribolla Gialla, un brut che ha i sentori morbidi del caramello e le cui uve si raccolgono rigorosamente a mano in tempi tardivi, mentre il piemontese Banfi è un mix di uve Pinot (bianche e nere) e Chardonnay. Altra eccellenza molto ricercata è il reggiano Lambrusco, un brut rosato dalle sfumature delicate sia nel colore che nel gusto, con note che ricordano le rose.
Non mancano spumanti realizzati anche nel sud dell’Italia, principalmente in Puglia, come ad esempio il Gran Cuvée o il Brut d’Araprì o, ancora, il rosè del Salento.
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