Ci sarebbe una svolta nelle indagini sulla morte dell’ambasciatore originario di Limbiate Luca Attananasio.

La polizia congolese ha arrestato i presunti assassini del diplomatico italiano, ucciso in un’imboscata il 22 febbraio 2021 assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.

Lo hanno annunciato le autorità del Nord Kivu in una conferenza stampa a Goma, secondo quanto riportano su Twitter Justin Kabumba, corrispondente locale di France24 e Ap, e Stanis Bujakera Tshiamala, giornalista Reuters e Dpa.

A premere il grilletto sarebbe stato il capo della banda, dedita ai sequestri di persona, che risponde al nome di “Aspirant”, ma è ancora in fuga anche se le autorità sarebbero sulle sue tracce. Il gruppo avrebbe voluto rapire l’ambasciatore per poi chiedere un riscatto da un milione di dollari. All’operazione criminale avrebbero partecipato due gruppi, chiamati Bahari e Balume, ritenuti responsabili di diversi omicidi e di attacchi a scopo di rapina.

Nei tweet vengono mostrate anche alcune foto e un video dei presunti assassini consegnati al governatore militare del Nord Kivu. Al momento non c’è però la conferma delle autorità centrali congolesi.

#RDC🇨🇩Assassinat de l’ambassadeur italien, les kidnappeurs voulaient avoir 1 millions de dollars comme rançon en échange de  #Luca Attanasio @YesicaFisch pic.twitter.com/qKmsZfqR1D

— Justin KABUMBA (@kabumba_justin) January 18, 2022

A Limbiate, paese d’origine dell’uomo, è stata dedicata ad Attanasio una Rsa e anche la storica Villa Medolago porterà il nome dell’ambasciatore, che ha ricevuto a dicembre la “Gran Croce d’Onore” postuma dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è stato promosso ambasciatore di grado dalla Farnesina.