Premio alla carriera allo chef Carlo Mazara, professore del Prealpi di Saronno
Mazara porta a casa dopo oltre 30 anni di carriera un prestigioso riconoscimento professionale, rilasciato dalla Federazione Italiana Cuochi
C’è anche lo chef Carlo Mazara tra i professionisti provenienti da tutta Italia premiati a Roma lo scorso 13 dicembre con la consegna dei “Collari Collegium Cocorum”, l’onorificenza al merito professionale rilasciata dalla Federazione Italiana Cuochi agli chef che operano da oltre venticinque anni nell’Arte Culinaria in Italia o nel mondo.
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La premiazione è avvenuta al Palazzo delle Esposizioni, alla presenza di istituzioni e numerosi esponenti politici tra cui Antonio Tajani, Lucia Borgonzoni, Giuseppe Conte, Laura Castelli, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, Beatrice Lorenzin, l’assessore all’Ambiente del Comune di Roma Sabrina Alfonsi, Alfonso Pecorario Scanio, Lino Stoppani, Presidente Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Cristian Biasoni, amministratore delegato di Chef Express.
Classe 1969, Mazara è originario della Sicilia, ma vive da anni a Castellanza. Figlio di una chef di cucina, inizia giovanissimo, spinto dalla passione, ad armeggiare con gli strumenti del mestiere: «Ho iniziato a 15 anni. All’epoca studiavo pianoforte, però ho lasciato per questo mondo bellissimo che io amo ancora tutt’oggi – racconta lo chef Mazara -. Per me la cucina è innovazione, è un mestiere che ami oppure odi, io lo amo».
Un premio che arriva dopo oltre 30 anni di carriera: «Lo dedico a mia moglie e ai miei genitori, per tutta la pazienza che hanno avuto – dichiara Mazara, che dal 2019 è professore all’istituto Prealpi di Saronno, dove insegna “Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore cucina” – «Oggi con l’insegnamento cerco di trasmettere la passione per la cucina ai giovani».
Quale consiglio darebbe ad un giovane intenzionato a diventare chef? «Quello di studiare, perché la cucina è studio delle materie prime – spiega Mazara -. La cucina è innovazione, ogni piatto non nasce dal nulla, ma viene studiato, quindi fondamentale è la passione e lo studio che poi ti permette di mettere in pratica quello che hai imparato».
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