L’Ospedale di Saronno aderisce alla campagna nazionale “Non dimenticare il tuo cuore”
Fino al 30 novembre saranno offerti gratuitamente alla popolazione check-up cardiologici post-infarto
Si chiama “Non dimenticare il tuo cuore”, è la prima campagna nazionale di prevenzione cardiovascolare secondaria rivolta a chi ha avuto un infarto.
Promossa da Fondazione per il tuo cuore, intende sensibilizzare sull’importanza di un controllo superato l’evento acuto. La campagna è indirizzata nello specifico a pazienti che hanno avuto un infarto miocardico e/o una rivascolarizzazione nell’ultimo anno e sono prossimi alla scadenza del piano terapeutico (2/3 mesi).
In Lombardia vi aderiscono due soli Centri: Saronno e Passirana. Per prenotare una visita cardiologica o un elettrocardiogramma, chiamare il numero verde 800 05 22 33. C’è tempo fino al 30 novembre 2021.
Le visite saranno effettuate dal dottor Daniele Nassiacos, responsabile della Cardiologia dell’Ospedale di Saronno. «La pandemia Covid ha purtroppo tenuto lontano dagli Ospedali numerosi pazienti cardiopatici e i dati pubblicati in questo ultimo anno documentano un incremento degli arresti cardiaci extraospedalieri e degli infarti miocardici misconosciuti, i quali non sono stati trattati nella loro fase acuta e hanno come conseguenza un’evoluzione della malattia verso lo scompenso cardiaco – dice il dottor Ivan Caico, direttore del Dipartimento Emergenza/Urgenza della ASST Valle Olona -. A ciò si aggiunge che, dai dati della letteratura, il 50% dei pazienti con pregresso infarto miocardico ha un’insufficiente aderenza alle terapie e bassa consapevolezza del proprio profilo di rischio cardiovascolare. Ben vengano quindi tutte le iniziative che riportino i pazienti cardiopatici a una rivalutazione ambulatoriale del loro stato, per impostare al meglio il loro follow-up e identificare un percorso diagnostico-terapeutico che limiti al massimo eventuali nuove ospedalizzazioni o le recidive di eventi cardiaci acuti».
Afferma il dottor Nassiacos: «Le patologie cardiovascolari sono responsabili della maggior parte degli eventi fatali in Italia e nei Paesi occidentali. L’evoluzione dei trattamenti farmacologici e interventistici in ambito di prevenzione cardiovascolare ha consentito un importante progresso, con riduzione della mortalità per l’infarto miocardico acuto dal 20% negli Anni ’70, al 5-6% odierno e un miglioramento della sopravvivenza a lungo termine. Tuttavia, dopo un evento acuto, assistiamo a un rischio di ricadute di circa il 20% nel primo anno, e, seppur con minore frequenza, altri eventi negli anni successivi. La pandemia ha modificato profondamente l’assetto dell’assistenza per i pazienti cronici e molti pazienti si sono trovati senza un adeguato supporto. Conseguentemente l’abbandono delle terapie e dell’osservanza del corretto stile di vita si sono ulteriormente accentuate. Da tempo la nostra unità operativa di Cardiologia ha ripreso le attività ambulatoriali di controllo sia in prevenzione primaria che secondaria, tuttavia ancora molto resta da fare per recuperare il tempo perduto a causa dell’emergenza sanitaria. Aderendo a questa importante iniziativa promossa dalla Heart Care Foundation e dal suo Presidente Professor Michele Massimo Gulizia, cerchiamo di dare uno spazio a molti pazienti che hanno perso il loro aggancio con le Cardiologie e di ripristinare i controlli e i percorsi di cura più idonei. Abbiamo fatto il massimo sforzo possibile per offrire ai cittadini luoghi di visita gratuiti, che altrimenti non saremmo stati in grado di offrire per il bene della collettività ed è per questo che raccomando a tutti coloro che hanno avuto un infarto o una rivascolarizzazione cardiaca di chiamare il numero verde dell’HCF e di chiedere di fare una visita. Noi saremo qui ad accogliervi».
Il Direttore sanitario dell’ASST Valle Olona, dottor Claudio Arici: «Un ringraziamento sentito e non formale, soprattutto in questi periodi ancora difficili, lo indirizziamo alle équipe che volontariamente si sono rese disponibili per l’evento. E’ un segno tangibile che ci sono passione e sensibilità ad accompagnare e completare la professionalità degli operatori».
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