Milano e Baranzate, firmato protocollo per riqualificazione ex-cava Ronchi
Documento sottoscritto dall’assessore allo Sviluppo Città metropolitana e dai comuni di Milano e Baranzate
È stato ufficialmente firmato a Palazzo Lombardia lo Schema di Protocollo d’intesa per la riqualificazione ambientale, urbana, infrastrutturale e sociale del sito dell”ex Cava Ronchi’, posta alla periferia nord della città di Milano, tra i comuni del capoluogo lombardo e di Baranzate. Presenti alla ratifica del documento anche rappresentanti delle Amministrazioni comunali.
«La firma di oggi è molto significativa – commenta l’assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione di Regione Lombardia – perché rappresenta un primo passo per avviare, con la supervisione di Regione Lombardia, la riqualificazione complessiva di un’area che da anni è inutilizzata e che può essere adeguatamente valorizzata. Non solo, con questo protocollo siamo riusciti, con soddisfazione di tutte le parti in causa, a sbloccare una situazione di stallo che si trascinava da anni senza trovare soluzioni. Grazie all’intervento di Regione, quindi, in tempi ragionevoli, si potrà pervenire ad un progetto di riqualificazione condiviso, innovativo e sostenibile dal punto di vista ambientale!.
Gli obiettivi
«Tra gli obiettivi individuati dal protocollo sarà imprescindibile una bonifica complessiva del sito “ex Cava Ronchi”. Il fine, evitare qualsiasi rischio ambientale o problematiche che possano mettere a rischio le peculiarità naturalistiche del territorio. Non solo, sarà importante anche procedere alla riqualificazione di alcune aree private localizzate nel Comune di Milano attivando i relativi interventi di recupero e, eventualmente, di bonifica. Infine, parallelamente, sarà necessario valorizzare, dal punto di vista del paesaggio, le aree interessate dalle fasce di tutela derivanti dalla presenza nell’area del torrente Nirone. Anche creando, ad esempio, nuove connessioni ecologiche e per la mobilità ciclabile».
Primo passo
«La firma di oggi – conclude l’assessore regionale allo Sviluppo Città Metropolitana – è un primo passo. Ora, come Regione, auspichiamo che, in tempi ragionevoli, si possano verificare e trovare le soluzioni migliori per riqualificare e rigenerare un’area altrimenti in disuso. Ccon particolare attenzione alla sostenibilità ambientale degli interventi e alla natura del territorio nel suo complesso».
Bonifica
«Il nostro assessorato – afferma l’assessore all’Ambiente e Clima – ha seguito con attenzione le questioni legate alla bonifica di quest’area, da tempo inserita nel censimento delle aree da bonificare. Un’area che ospitava una cava che poi è stata riempita da rifiuti urbani e industriali. Ho apprezzato l’accelerazione che in questi ultimi mesi ha avuto il lavoro che ha portato alla firma di questo protocollo. Esso consentirà il rilancio dell’area e il suo risanamento dal punto di vista ambientale. Costituiremo una cabina di regia che sarà il punto di confronto e individuazione degli interventi di bonifica che la Regione favorirà. Li sosterrà anche attraverso l’utilizzo dei propri strumenti normativi. La bonifica rappresenta quindi un elemento propedeutico a un recupero funzionale e alla riqualificazione dell’area, che deve coniugare ambiente e crescita della città».
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