Senza dote scuola il 37% delle famiglie varesine che ne hanno fatto richiesta
Il tema affrontato in consiglio regionale dall'assessore Sala che ha spiegato " Richieste straordinarie, 46.000 in più, mentre dal Governo centrale risorse ridotte"
«Più di una famiglia su tre (37,5%) non ha ricevuto i finanziamenti del bando “Dote scuola”». Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Samuele Astuti che commenta: « Non è accettabile. Materiale didattico per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche, nonostante fosse stato ammesso alla misura, in altre province sono quasi il 50%. Regione intervenga subito stanziando ulteriori e sufficienti risorse».
Il tema è stato affrontato in consiglio durante il “question time” alla presenza dell’assessore Sala.
L’assessore all’Istruzione, Fabrizio Sala, ha spiegato: «Stiamo lavorando per dare risposte concrete e per trovare le risorse necessarie per tutti quei cittadini, famiglie e studenti che non hanno potuto beneficiare del bando ‘Dote scuola materiali didattici’. Sulla base dello straordinario numero di richieste pervenute quest’anno rispetto ai precedenti, 46mila domande in più, stiamo valutando ogni ipotesi per dare ulteriori risorse a questa nostra storica misura. La sezione ‘Materiali didattici’ rappresenta una delle quattro componenti Dote Scuola di Regione Lombardia ed è finalizzata all’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica. Ha una dotazione finanziaria pari a 13.968.427,48 euro di risorse statali e 1.800.000 euro di risorse regionali per un totale di 15.768.467,48. Le domande ammesse al contributo sono pari a 124.821 e di queste quelle finanziate coinvolgono 78.841 studenti: quelle ammesse e non finanziate per l’anno 2021/2022 riguardano 45.980 studenti. Oltre 46.000 richieste in più, a fronte di una riduzione dei finanziamenti arrivati dal governo centrale. Abbiamo fatto fronte alle richieste con uno stanziamento straordinario di Regione Lombardia, mediante l’utilizzo di risorse residue derivanti da economie delle precedenti annualità – ha continuato Sala, sottolineando che – è quindi evidente che Regione Lombardia continui a soffrire l’insufficiente riparto di risorse nazionali per il diritto allo studio e il welfare studentesco, che ci spiazza e ci penalizza sulla base delle necessità dei nostri cittadini. Il nostro obiettivo resta quello di garantire non solo la ripresa della scuola in presenza e in massima sicurezza, ma anche di offrire ai nostri studenti tutte le opportunità per poter frequentare al meglio e con tutti gli strumenti necessari le lezioni».
Una posizione che Astuti non giustifica: «Sicuramente la crisi seguita alla pandemia ha spinto molte più famiglie a partecipare alla Dote, rispetto agli anni scorsi, e non è comprensibile, né ha aiutato, la scelta di aver tenuto aperto il bando per un periodo di tempo più limitato del solito. Sono tante le persone che hanno bisogno di questo sostegno e che ci hanno segnalato la difficoltà di accedervi. E noi abbiamo sempre chiesto in sede di bilancio di incrementare le risorse a carico di Regione Lombardia».
Sulla ripetuta critica di Sala al Governo a proposito di un insufficiente riparto statale, il consigliere dem sottolinea : «il Governo, oltre a stanziare risorse specifiche per questa misura, ha, nel corso dell’anno, messo a disposizione risorse aggiuntive per l’acquisto di strumentazioni digitali, quindi uno sforzo in più c’è stato. Serve, piuttosto, maggiore collaborazione. È necessario aumentare la posta messa a bilancio dalla Regione ed è quello che noi chiederemo. Voglio ricordare che in Lombardia sono cresciuti i cosiddetti Neet, i ragazzi che non studiano e non lavorano, e spesso questo avviene anche perché le famiglie non riescono a sostenere le spese per gli studi. Lasciare fuori 45mila studenti lombardi, 3294 solo nel Varesotto e non finanziare, come ci ha detto l’assessore, dal 36 al 47 per cento delle richieste, a seconda della provincia, non è assolutamente accettabile».
Sul tema è intervenuto anche il consigliere del M5S De Angeli: «La risposta da parte di Regione Lombardia e dell’assessore competente è stata avvilente per le migliaia di famiglie e di studenti. Regione non è stata in grado di garantire tempistiche certe né di dare contezza di quanti fondi ha intenzione di mettere a disposizione per coprire l’enorme buco venutosi a creare. Regione parte da una dichiarazione mendace: non è vero che quei soldi non li ha, piuttosto non vuole spenderli per questo motivo. Il risultato è che migliaia di famiglie rimarranno senza aiuti per acquistare libri e materiale didattico ed esercitare il diritto allo studio. Oggi, anziché avere la riprova di questa programmazione opinabile, mi sarei aspettato risposte più precise e soprattutto tempi certi. Invece rimane ancora tutto in divenire, aspettando che lo Stato faccia la sua parte. Il solito gioco dello scarica barile. Prima Regione sbandiera l’autonomia, poi dà la colpa al Governo. Fa però riflettere come in una Regione che ha appena messo 3 miliardi del Piano Marshall per finanziare la qualunque, oggi lamenti di non poter mettere 7 milioni di euro per finanziare la Dote Scuola, garantendo il diritto all’istruzione a migliaia di studenti”
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