L’agronomo Zanzi fa la Tac agli alberi della piazza di Tradate
Il noto esperto si è schierato con il Comitato spontaneo di cittadini che non accettano l'ipotesi di abbattimento degli alberi prevista dal progetto per la nuova piazza Mazzini
Come aveva promesso, l’agronomo Daniele Zanzi ha iniziato a testare, gratuitamente, lo stato di salute degli alberi di piazza Mazzini.
Ieri, con i suoi collaboratori, ha eseguito una prima tomografia sonica, la Tac degli alberi, su sei piante della piazza.
«Tramite dei sensori vengono inviati impulsi sonori all’interno della pianta da dodici punti diversi – spiega – Il legno sano trasmette più velocemente gli impulsi e così il tomografo sonico rileva con grande precisione eventuali alterazioni e cavità interne. Non è invasivo ed indaga una intera sezione di tronco. Successivamente il computer elabora quanto rilevato in immagini producendo come referto un tomogramma a colori dal quale si capisce la situazione dell’albero. Il tomogramma è un mezzo efficace per illustrare la presenza e l’estensione dei difetti interni della pianta».
Un utile contributo per il tecnico che vuole ottenere un quadro conoscitivo dettagliato della pianta. Le analisi rimarranno in archivio per avere uno standard di paragone e potranno essere confrontate con quelle di chi andrà a fare un’analisi successivamente e saprà se questo eventuale difetto si è evoluto o meno, e darà anche la possibilità di valutare la vigoria della pianta.
«Tutte queste analisi dovrebbero essere di routine su piante che sono un patrimonio di tutta la cittadinanza e invece molte volte si decide di abbattere semplicemente perché si fa un’indagine superficiale a febbraio oppure perché il pullman non riesce a girare molto facilmente, e allora si abbatte una pianta secolare adducendo motivi anche surrettizi – aggiunge Zanzi – Con queste prove che presenteremo in forma ufficiale alla cittadinanza ma anche agli amministratori, sperando che ne tengano conto, vogliamo dare questo servizio e dire: attenzione a cosa si sta facendo. Non si può dire che si abbatte una pianta a prescindere, dicendo che sono alberi di scarso valore e hanno problemi fisiologici o sono pericolosi così, perché uno a febbraio guarda la pianta e decide che è da rimuovere. È completamente sbagliato questo approccio. Inoltre quando si fanno degli scavi vicino a un albero, come quelli attualmente in corso tra via Mameli e corso Bernacchi, bisognerebbe usare maggiore attenzione e delicatezza, usando mezzi più piccoli e leggeri o lavorando manualmente».
«La metodologia inoltre prevede che se si ha un valore alterato si mette la pianta in trazione per vedere la resistenza alle sollecitazioni del vento – conclude l’esperto, che si è schierato con il Comitato spontaneo nato a Tradate da cittadini che non accettano l’ipotesi di abbattimento degli alberi prevista dal progetto per la nuova piazza Mazzini – E’ iniziato il lavoro complesso di studio che ogni pianta di questa piazza avrebbe meritato».
A Tradate musica, tanta gente e l’esperto Daniele Zanzi per salvare gli alberi di piazza Mazzini
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