“Chi tace acconsente”
Osservazioni sul Consiglio comunale saronnese del 30 giugno di un gruppo di cittadini, alcuni ex amministratori comunali ed esponenti del centrodestra cittadino
Osservazioni sul Consiglio comunale saronnese del 30 giugno
Beninteso non c’è bisogno di essere cattolici osservanti per essere contrari al ddl
Zan: sono sufficienti una limpida percezione della realtà e l’ uso della retta ragione
per rifiutare la teoria del gender che ne costituisce l’ autentico nocciolo, pur ravvolto
nella cortina nebbiogena della lotta alle discriminazioni. Ma è indubbio che essere
cattolici suggerisce motivi in più per schierarsi contro un testo che contraddice, oltre
che la morale naturale, ciò che è scritto nel testo biblico e che la Chiesa ha sempre
insegnato.
Pertanto quanto accaduto nel Consiglio comunale del 30 ripropone la vecchia
questione – che in Italia data almeno dal 1919, data di fondazione del Partito
Popolare – della coerenza del politico cattolico rispetto al proprio credo. Più
precisamente si ripropone il tema-problema di quei cattolici che sono cattolici nel
foro privato, ma quando ne fuoriescono ed attingono una dimensione pubblica si
liberano dei contenuti della loro fede come se costituissero qualcosa di
imbarazzante e molesto.
Chi agisce in tal modo si giustifica di solito utilizzando l’argomento della laicità dello
Stato, ma è piuttosto una visione laicistica quella cui – magari inconsapevolmente –
costoro si rifanno: una visione cioè per la quale il cattolico deve rinunciare a
esprimersi in modo coerente con i propri valori, o tutt’al più puntare a tristissimi
compromessi fra le sue convinzioni e quelle di chi si colloca in differenti orizzonti.
Sarà per questo, sarà per altro motivo, ma nel Consiglio comunale del 30 i cattolici, a
qualunque schieramento, partito o lista appartenessero, hanno taciuto o tutt’al più
bisbigliato.
Noi laicissimi ma non laicisti non ci aspettavamo da loro, né desideravamo, toni
roboanti e pose declamatorie, piuttosto un sereno e puntuale rispetto del dovere
della testimonianza, anche in memoria del biblico “Voi siete il sale della terra; ma se
il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?” (Mt, 5, 13 – 16). Invece
abbiamo dovuto prendere atto di imbarazzati mutismi, cauti sussurri, e perfino di
esplicite per quanto balbettanti adesioni alla mozione in discussione. Tanto che le
uniche critiche al testo sono arrivate da Consiglieri che non risultano essere
frequentatori di chiese e oratori.
Così va il mondo; volevamo dire: così vanno i Consigli comunali, quando il sale si fa
scipito.Mariassunta Miglino – Dario Lonardoni – Dario Ceriani – Ernesto Credendino – Silvia Mazzola – Giuseppe Anselmo – Diego Riva – Lucio Bergamaschi – Alfonso Indelicato
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.