Giro d’Italia, il sogno della Eolo-Kometa è realtà: Fortunato vince in cima allo Zoncolan
Meravigliosa prima vittoria della squadra varesina in una delle tappe più importanti della corsa rosa. E il tainese Alessandro Covi è terzo al traguardo. Bernal consolida la maglia rosa
Qualche volte i sogni si avverano. Talvolta si avverano in un modo ancora più bello rispetto al previsto. È il caso di quel che è successo oggi al Giro d’Italia dove la Eolo-Kometa, squadra di matrice, anima e sponsor varesotti, ottiene la prima vittoria della sua storia grazie al 25enne Lorenzo Fortunato. E nella corsa più amata, per di più in una tappa pazzesca, quella con arrivo in cima al Monte Zoncolan, una delle montagne simbolo del ciclismo mondiale.
Un traguardo che undici anni fa – era il Giro 2010 – venne conquistato dall’uomo che più di tutti ha voluto la creazione di questa squadra, Ivan Basso, oggi general manager del team che ha sede a Besozzo (una sede dove una sala riunioni si chiama, appunto, Zoncolan). Il sogno si avvera anche per Luca Spada, lo sponsor principale della squadra senza il quale il progetto non sarebbe andato in porto: un premio enorme anche per lui, che da quando si è imbarcato in questa avventura è rimasto a stretto contatto con i suoi corridori e li ha spronati ogni giorno, fin dai primi ritiri in Spagna.
La festa varesina, però, non si ferma alla prima posizione: dopo Fortunato e dopo Jan Tratnik, sloveno della Bahrain-Victorious a 24″, è giunto terzo al traguardo il nostro Alessandro Covi che era già arrivato secondo a Montalcino. Il baby-talento di Taino ha chiuso a 59″ dal vincitore confermando anche su una salita durissima la sua classe cristallina.
Fortunato (con il compagno di squadra Vincenzo Albanese) e Covi facevano parte della consistente fuga che ha anticipato la battaglia tra i big della classifica. Un’azione importante alla quale hanno partecipato anche corridori del calibro di George Bennett e di Bauke Mollema, con quest’ultimo giunto quarto al traguardo. Tratnik è stato il primo ad attaccare quando il drappello ha iniziato a sfaldarsi ma Fortunato è stato bravo a gestire le forze e a rientrare sullo sloveno, apparso un po’ al gancio. Così, il bolognese della Eolo ha deciso di andare in solitaria, ha guadagnato un discreto margine e ha superato indenne anche un momento di grande fatica intorno all’ultimo chilometro. Alle sue spalle anche Covi è stato capace di lasciare indietro gli altri corridori e ha provato a rimontare almeno Tratnik: non ci è riuscito ma anche la sua prestazione è stata da incorniciare.
Oltre alla battaglia per il primo posto, si è come previsto sviluppata anche quella tra uomini di classifica. Uno scontro rimasto a lungo sopito ma che alla fine ha premiato di nuovo la maglia rosa Egan Bernal. Il colombiano della Ineos-Grenadier ha respinto l’attacco di Simon Yates e il lavoro d’equipe della Astana di Vlasov e nell’ultimo tratto ha lasciato sul posto i rivali guadagnando ancora un bel margine. Quinto Bernal (a 1’43” da Fortunato) che ha guadagnato 7″ su Yates, 39″ su Caruso e Ciccone, 1’12” su Vlasov mentre Evenepoel è finito lontano mentre Nibali è crollato.
Maglia Rosa: Egan Bernal (Col – India – Grenadier)
Maglia Azzurra: Geoffrey Bouchard (Fra – Ag2r – Citroen)
Maglia Ciclamino: Peter Sagan (Slk – Bora-Hansgrohe)
Maglia Bianca: Egan Bernal (Col – India – Grenadier)
CLASSIFICA GENERALE
1) Egan BERNAL (Col – Ineos); 2) Simon Yates (Gbr – BikeExchange) a 1’33”; 3) Damiano Caruso (Ita – Bahrain) a 1’51”; 4) Aleksandr Vlasov (Rus – Astana) a 1’57”; 5) Hugh Carty (Aus – EF) a 2’11”;6) Buchmann a 2’36”; 7) Ciccone a 3’03”, 8) Evenepoel a 3’52”; 9) Martinez a 3’54”; 1o) Bardet a 4’31”.
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