Giro d’Italia, gioventù al potere: tappa a Mäder, maglia rosa a Valter
Ad Ascoli-San Giacomo vince il 24enne svizzero mentre l'ungherese della Groupama va in testa a sorpresa. Bene Bernal, Evenepoel e Ciccone; la Eolo-Kometa perde Belletti ma scopre Fortunato
Ventiquattro anni il vincitore di giornata, appena ventidue la nuova maglia rosa: non è il Giro Baby ma il Giro d’Italia che dimostra di uniformarsi alla nouvelle vogue del ciclismo internazionale e propone – in una tappa montana molto attesa – due corridori poco più che ragazzini sul podio più alto.
La frazione di Ascoli-San Giacomo va a uno svizzero dal nome ciclistico, Gino Mäder, corridore della Bahrain-Victorious che reagisce così alla caduta (con ritiro) del capitano Mikel Landa. La maglia va addirittura ad Attila Valter che è un ungherese 22enne con le insegne della Groupama-FdJ: tocca a lui rompere le uova nel paniere dell’altro ragazzino, Remco Evenepoel (anni 20) che sembrava sul punto di essere nuovo leader della corsa.
La frazione con arrivo nelle Marche è però importante anche per la classifica generale, perché il favorito numero uno – Egan Bernal – ha corso da padrone insieme alla sua Ineos-Grenadier che ha eliminato la maglia rosa De Marchi e poi ha fatto per tanto tempo l’andatura in testa al gruppo. Non è servito per vincere solo perché là davanti Mäeder, Cataldo e Mollema (mettiamoci anche Mohoric) hanno tenuto a lungo la fuga, con lo svizzero che è rimasto l’ultimo attaccante ed è andato fino in fondo.
Bernal ha invece duellato con Evenepoel ma pure con Martin e con l’italiano Giulio Ciccone (che era andato anche all’attacco lontano dall’arrivo): i quattro sono arrivati alle spalle del vincitore mettendo qualche secondo tra se stessi e gli altri big. Nessuno ha pagato una tassa pesante, però i vari Yates, Soler, Carthy, Vlasov e via dicendo sono apparsi un po’ meno brillanti. L’Italia si è difesa, con Ciccone ma anche con Caruso e con Formolo e Nibali che hanno perso qualcosa ma tutto sommato hanno retto.
E tra freddo, pioggia, vento, qualche chicco di grandine e un pizzico di sole, anche la “nostra” Eolo-Kometa ha un buon motivo per sorridere. La squadra di Ivan Basso ha “scoperto” Lorenzo Fortunato: il bolognese è rimasto nel gruppo dei migliori fin quasi alla fine e ha chiuso 21° a 1’12” dal vincitore. Mica male per il 24enne che a questo punto ha preso il posto di Ravasi nel ruolo di uomo di classifica. Una consolazione per il team che purtroppo ha perso Manuel Belletti, ieri nella top ten ma sofferente per la caduta di due giorni fa.
Maglia Rosa: Attila Valter (Ung – Groupama-Fdj)
Maglia Azzurra: Gino Mäder (Svi – Bahrain-Victorious)
Maglia Ciclamino: Giacomo Nizzolo (Ita – Qhubeka-Assos)
Maglia Bianca: Attila Valter (Ung – Groupama-FdJ)
In collaborazione con Bieffe Cicli e con La Bottega del Romeo
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