«Tutti voi studenti e conoscenti, ora, incarnate i valori buoni che Federica vi ha trasmesso». Nell’omelia don Federico si è rivolto così ai tantissimi studenti, colleghi e conoscenti che questa mattina hanno dato l’ultimo saluto a Federica Cosulich, insegnante del Liceo Legnani portata via a 56 anni da una grave malattia, lasciando il marito e i quattro figli

I funerali si sono svolti nella chiesa Prepositurale di piazza Libertà: basilica colma di persone, con posti a sedere limitati nel rispetto delle norme anti Covid, così come il sagrato e la piazza, dove tanti studenti del Liceo Legnani hanno partecipato nel silenzio e nel dolore alle esequie della loro insegnante.

Una morte tragica, che ha colpito tutta la comunità scolastica e non solo.

La cerimonia funebre è stata officiata dal prevosto don Armando Cattaneo e da don Federico, che ha tenuto l’omelia: «È un momento tanto doloroso e faticoso – le parole del sacerdote -. Abbiamo tante domande e tanta nostalgia. Partiamo da una domanda, quella che fa San Paolo nella lettura di oggi: “Chi ci può separare?“. Quando si è una famiglia siamo tutti uniti. Chi voleva salutarla e starle accanto non ha potuto farlo, ma Federica è consapevole di questo. Neanche la morte ci può separare e l’amore è più forte del lutto. Si vive la tristezza, il distacco, ma forse ora Federica è ancora più vicina a noi di quanto non lo era prima».

«Ora Federica vi è accanto e vi guarda con l’orgoglio di una mamma. Piangiamo perché abbiamo perso qualcosa di grande, perché Federica è una persona bella, amorevole, a cui abbiamo voluto tanto bene. Nel dolore, nella fatica e nella sofferenza di questo momento non dimentichiamoci del dono che abbiamo avuto nel conoscere e apprezzare Federica. Lei era capace di mettere sempre le persone di buon umore, trasmetteva felicità. Queste cose andranno custodite nel nostro cuore».

Don Federico si è quindi rivolto in particolare agli studenti: «Voi, ragazzi, siete quello che siete anche grazie a lei. Nel dolore e nella fatica siate sempre fieri di questa donna, di questa mamma che vi ha accompagnato. Lei troverà il modo di farsi presente e di starvi vicino. Oggi facciamo fatica a capire la sua morte, ma lei non vi abbandonerà. Portatevi nel cuore tutto quello che vi ha insegnato. La sua presenza ha fatto germogliare tanto bene. Per questo tenete nel cuore non solo il suo ricordo, ma tutto ciò che lei ci ha insegnato».

Al termine della cerimonia i ricordi commossi dei figli Andrea, Marco, Alessio e Federico. Poche parole, ma piene di commozione e di sentimento: «Mamma, non dimenticheremo mai la tua gentilezza, il tuo amore e la tua straordinaria forza d’animo».

E ancora, il ricordo dei famigliari e dei docenti colleghi: «Per noi eri un esempio. Vivevi le tue giornate da sposa, da madre e da insegnante con pienezza, senza mai lamentarsi. Una donna straordinaria nell’ordinario, un esempio per tutti. La tua naturale empatia ci mancherà. Siamo sconcertati dalla tua scomparsa: sei stata donna di fede profonda, e la fede di fronte al mistero della morte deve essere il nostro conforto. Ciao cara amica».

All’uscita del feretro gli studenti, uno ad uno, evitando assembramenti, hanno salutato il marito, i figli e i famigliari presenti.

Un saluto discreto e silenzioso, sincero, pieno di dolore e di cordoglio per una donna sempre sorridente e disponibile, che in tanti hanno potuto conoscere e apprezzare.