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Azzurra: “Appena si potrà, realizzerò il mio sogno di fare un viaggio in Thailandia”

Storie di giovani in un anno di pandemia. Una serie di interviste a ragazze e ragazzi del territorio per dare voce a chi, in un anno di emergenza sanitaria, non ha avuto molte occasioni per esprimersi. Azzurra ha 22 anni ed è di Lurago Marinone

Generica 2020

Young covid, storie di giovani in un anno di pandemia. Un nuovo spazio nato per dare voce a chi, in un anno di emergenza sanitaria, non ha avuto molte occasioni per esprimersi.

La pandemia ha inevitabilmente tolto qualcosa (o qualcuno) a tutti durante uno degli anni più bui della storia recente del nostro Paese e del mondo intero. Tutti hanno sofferto, chi più, chi meno.

Ci sono state però anche le vittime collaterali del covid, quelle di cui nessuno parla: i giovani. Abbandonati, fin dall’inizio, loro, che sono il presente e saranno il futuro del nostro Paese.

L’obiettivo di questa rubrica, un progetto del gruppo V2Media di cui fa parte SaronnoNewsè dare una voce a chi, da un anno a questa parte, non ne ha avuta, grazie ad una serie di interviste a ragazze e ragazzi del territorio. Se volete scriverci per raccontarci come avete vissuto questo anno pandemico, fatelo compilando QUESTO MODULO


Azzurra Agushi ha 22 anni ed è di Lurago Marinone (CO). Si è appena laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi dell’Insubria, è una grande appassionata di sport e serie tv ed è amante degli animali.

Azzurra, come hai vissuto l’emergenza sanitaria all’inizio? E ora?
«All’inizio ero molto allarmata, seguivo alla lettera tutte le indicazioni governative, era una situazione nuova per tutti. Ora mi sento decisamente stufa; la prima ondata l’ho affrontata con ottimismo, prendendomi del tempo per me stessa, ora invece non vedo l’ora di tornare alla libertà, quella vera».

Cosa ti mancava inizialmente? E ora, dopo un anno, cosa senti che ti è mancato maggiormente?
«Inizialmente mi mancava il poter vedere i miei nonni tutti i giorni, com’ero abituata a fare prima dell’inizio della pandemia; inoltre i miei genitori erano lontani. Ora mi manca la libertà di poter scegliere come vivere la mia giornata, mi manca l’imprevisto, mi manca la spensieratezza di poter uscire la sera e di poter tornare dopo le 22».

Hai sempre rispettato le misure restrittive previste nei DPCM? Se no, perché? Che hai fatto?
«Ho sempre rispettato le direttive del Governo. Quelle poche volte che mi sono concessa delle piccole libertà, come una passeggiata, l’ho sempre fatto nel rispetto delle regole del distanziamento sociale, senza andare a mettere a rischio la salute mia e delle altre persone».

Cosa farai appena ci sarà “vera libertà?”
«Realizzerò il mio sogno di fare un viaggio in Thailandia!».

Alla luce di quanto accaduto in questo anno, che idee ti sei fatto del futuro che aspetterà te ed in generale i tuoi coetanei?
«Non prevedo un futuro roseo per noi giovani, dovremo però rimboccarci le maniche e magari specializzarci in nuovi settori, in modo da costituire una “novità” per il panorama lavorativo italiano e non. Dovremo evitare di “piangere sul latte versato” perché è inutile, seppur non facile, il futuro è ancora tutto nelle nostre mani».

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Pubblicato il 26 Aprile 2021
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