Dai libri “ad alta leggibilità” alla socialstireria, la cooperativa San Carlo riscrive un nuovo futuro
Fondata oltre 35 anni fa e storica associata di Confcooperative Insubria, la San Carlo aiuta nell’inserimento lavorativo persone svantaggiate. Venute meno le commesse di assemblaggio per via delle ristrutturazione aziendali, i vertici hanno realizzato nuovi progetti
Le avventure di Pinocchio, L’isola del Tesoro, Il piccolo principe e Alice nel paese delle meraviglie sono titoli immortali della letteratura mondiale per bambini (e non solo) e per questo spesso presenti nelle librerie di casa. Storie che con la loro magia hanno ispirato registi, attori e illustratori e in grado di andare ben oltre i confini dell’arte per suggerire nuove possibilità di lavoro anche al mondo delle imprese cooperative.
La recente storia economica della cooperativa sociale San Carlo di Tradate è stata ispirata da quei capolavori. Fondata oltre 35 anni fa e storica associata di Confcooperative Insubria, la San Carlo aiuta nell’inserimento lavorativo persone svantaggiate, tra cui disabili psichici, fisici e sensoriali, e persone socialmente svantaggiate segnalate dai servizi sociali e territoriali. Nel 2017 venendo a mancare alcune commesse di assemblaggio, determinanti per volumi e redditività, a causa di alcune ristrutturazioni delle aziende committenti che avevano trasferito la produzione nei paesi dell’Europa dell’est, i lavoratori della cooperativa rischiavano di rimanere senza lavoro
Però, come recita un vecchio adagio, il bisogno aguzza l’ingegno, e così i vertici della San Carlo hanno messo in atto una strategia per diversificare il cosiddetto modello di business. «Vista la situazione – spiega l’amministratore delegato Maurizio Martegani – Abbiamo iniziato a pensare a nuovi progetti. Il primo è nato nel 2018, si chiama SociaLibri® e parte dalla considerazione che leggere è un’opportunità che fa crescere il singolo e quindi la comunità così come dare lavoro a persone fragili è un’opportunità che fa crescere le persone e al tempo stesso l’intera comunità».
Il progetto consiste nella pubblicazione di libri ad alta leggibilità per facilitare la lettura attraverso opportune caratteristiche grafiche e di impaginazione, in modo tale da renderla più accessibile a tutti e in particolare a chi, pur non avendo deficit cognitivi, incontra maggiori difficoltà a causa di alcuni disturbi specifici dell’apprendimento.
L’ALLEANZA TRA COOPERATIVE
Fedele al principio che cooperare è meglio che competere, per il progetto SociaLibri® la cooperativa sociale San Carlo ha stabilito subito una alleanza con la cooperativa sociale Baobab e la società Àncora Editrice srl. «I libri ad alta leggibilità – continua Martegani – utilizzano la font, cioè il carattere, SocialFont® progettata da noi e lo strumento compensativo del LeggiRiga® che è un nostro brevetto depositato. Tutti i libri della nostra collana sono in edizione integrale, ad alta leggibilità, con illustrazioni disponibili in tutte le librerie grazie alla rete di distribuzione Mondadori».
Della serie “I classici per tutti” nella collana “Parole in chiaro” sono stati pubblicati i titoli più amati della letteratura per l’infanzia, quelli che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. Non potevano dunque mancare “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi, “Il canto di Natale” di Charles Dickens e “Il richiamo della foresta” di Jack London. E ancora: “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde, “Peter Pan” di James Matthew Barrie, “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupery, “L’isola del Tesoro” di Robert L. Stevenson, “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol. Tra le prossime uscite ci saranno anche le mitiche “Tigri di Mompracem” di Emilio Salgari, “I promessi sposi“di Alessandro Manzoni e la serie “Le grandi storie per tutti” dedicata agli autori contemporanei. Si va dal fantasy all’avventura, dal comico al giallo. Per lettori ai primi titoli e non solo “Il segreto della Spada Rubina” di Marco Erba e “I predoni del Santo Graal” di Renato Giovannoli.
SOSTENIAMO LE SCUOLE ATTRAVERSO LA LETTURA
L’attività viene svolta presso gli istituti comprensivi con diverse attività e risultati: la commercializzazione dei libri, la diffusione della cultura del leggere, la conoscenza della realtà della cooperativa sociale e della disabilità, il sostegno economico alla scuola. C’è inoltre il servizio “Salviamo i libri” che ha lo scopo di recuperare libri ancora in buono stato e quindi utilizzabili. Il recupero dei libri viene effettuato dal gruppo di lavoro che opera un’accurata selezione con l’obiettivo di rimetterli nel circuito della lettura. La terza attività, “Facciamoci riconoscere“, serve a promuovere l’attività e il progetto Socialibri con la partecipazione a mercatini, fiere e manifestazioni, sia laiche che religiose, in modo che la cooperativa possa far conoscere la sua storia e possa far toccare con mano i libri. In queste manifestazioni a fronte di un contributo libero vengono ceduti i libri e raccolti i fondi per finanziare il progetto sul “dopo di noi”. Un’attività importante che viene organizzata e gestita da gruppi di lavoro con persone normodotate e disabili.
A tutto questo si aggiunge “La biblioteca dei supereroi” che nasce dalla volontà di aiutare i bambini e i ragazzi degenti presso gli ospedali, dando loro la possibilità di leggere gratuitamente libri messi a disposizione da SociaLibri®. «I libri e la lettura hanno la capacità di sostenere, divertire, ispirare e distrarre – sottolinea Martegani – tutte queste attività sono mirate principalmente a limitare il malessere e la solitudine dei piccoli pazienti ricoverati negli ospedali, contribuendo al benessere dello stesso. Purtroppo a causa della pandemia, si sono fermate tutte le attività ad eccezione di quella di preparazione dei testi e di vendita on-line e nelle librerie del circuito Mondadori».
I PROGETTI SOCIALAVANDERIA E SOCIALSTIRERIA
Nel 2019 la cooperativa sociale San Carlo ha avviato una progettazione per l’apertura di due nuovi settori SociaLavanderia e Socialstireria, opportunità lavorative “diverse” rispetto alle normali attività in cui operano le cooperative di tipo B. «Questa scelta – racconta Martegani – nasce nell’ottica di potersi posizionare nel mercato del lavoro non più come “conto terzi”, bensì come protagonisti di un processo lavorativo capace di trovare autonomia organizzativa. I progetti SociaLavanderia e Socialstireria sono un servizio di lavaggio e stireria professionale effettuata dal personale disabile della cooperativa San Carlo e rivolto ai dipendenti delle aziende profit che decideranno di aderire al progetto».
Gli obiettivi del progetto sono molteplici e riguardano tutti i soggetti in gioco, a partire dalla cooperativa che può mantenere e creare nuovi posti di lavoro per persone disabili e per gli stessi lavoratori che possono così acquisire fiducia in se stessi e nel rapporto con gli altri e trovare un’occupazione in un ambiente in grado di supportare e gestire la sua complessità. E poi ci sono i vantaggi per l’azienda che in questo modo può ottemperare all’obbligo di assunzione delle persone disabili e dare un servizio di welfare aziendale in regime di defiscalizzazione e di decontribuzione, soddisfare alcuni bisogni di conciliazione lavoro e famiglia favorendo un miglior equilibrio di vita e di serenità ai propri dipendenti. Infine, ma non meno importante, per il territorio e la comunità resi più ricchi dagli scambi economici e sociali realizzati dai due progetti.
Alla fine del 2019 è iniziata l’installazione dei macchinari per i nuovi rami d’azienda ed è stata già aperta la possibilità di contrattualizzazione con diverse realtà aziendali profit e non profit. Purtroppo l’emergenza pandemica, ancora in corso, ha permesso di portare a termine l’impianto solo alla fine 2020 interrompendo le interlocuzioni con le aziende che avrebbero potuto sottoscrivere un contratto.
«Crediamo che questi progetti – conclude Martegani – possano rafforzare la mission dell’inserimento lavorativo delle persone più fragili, se le cooperative sapranno anche creare reti e sinergie tra di loro per migliorare la qualità dei servizi e con gli enti istituzionali, il mondo del profit e il territorio come comunità per costruire una cultura che sappia valorizzare le persone deboli. Il 17 dicembre 2019 abbiamo celebrato i trentacinque anni dalla nostra fondazione ed è stata l’occasione per ripercorrere la nostra storia e la nostra mission, e così riaffermiamo che, cercando di leggere i segni dei tempi e in un momento di particolare difficoltà, la San Carlo continua a svolgere la propria attività nel pieno rispetto della Legge 381/91 e pone la massima attenzione ai processi di integrazione sociale attraverso il lavoro, cercando di dare soluzioni concrete alle persone più fragili».
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