«Chiediamo che la salute non sia una merce». È questa la richiesta partita questa mattina (10 aprile) dalla manifestazione tenutasi in piazza Libertà a Saronno, organizzata dagli esponenti de La Società della Cura del Saronnese in occasione della recente  Giornata mondiale della Salute, celebrata lo scorso 7 aprile.

«Oggi siamo qui per sostenere una proposta di legge europea che preveda la rinuncia ai brevetti da parte delle aziende produttrici dei vaccini in situazioni di pandemia come quella che stiamo vivendo – spiega Roberto Guaglianone, rappresentante de La Società della Cura del Saronnese -. Questo regolamento è già presente a livello globale e lo scorso marzo decine di Stati hanno chiesto di poterlo applicare, ma i paesi occidentali, Europa in prima fila, si sono opposti».

La manifestazione è servita per rilanciare richieste anche sul piano della nazionale e locale. «Abbiamo elaborato un documento alternativo, che abbiamo chiamato “Recovery Planet”, in alternativa alla proposta italiana per spendere i fondi del Recovery Plan sul tema della salute pubblica – continua Guaglianone -. La nostra terza proposta è sulla medicina territoriale: chiediamo che il nostro ospedale non chiuda e non venga ridimensionato e che si intraprenda una politica di medicina territoriale basata sulle case della salute in stretta connessione con l’ospedale cittadino. Questo sistema permetterebbe di far lavorare meglio il nostro ospedale e farebbe stare meglio tutti i cittadini».