La pubblicità più bella del mondo
È una campagna delle maggiori aziende di comunicazione che si occupano della pubblicità su arredi urbani e mezzi. Una pubblicità particolare, perché sostiene anche il trasporto pubblico
Un po’ in varie parti della provincia – nelle città – è comparsa una strana pubblicità, “la pubblicità più bella del mondo”: decora le paline e pensiline del trasporto pubblico.
Si tratta di una campagna lanciata in varie città italiane dalle quattro principali aziende di comunicazione di quella che nel mondo della pubblicità si chiama “outdoor”, destinata all’arredo urbano e ai mezzi del trasporto pubblico locale.
La funzione è ben spiegata dalla newsletter “Colonne” del quotidiano il Post, che ha approfondito il tema chiedendo al principale operatore del settore:
La campagna serve a spiegare che nei contratti che queste aziende stipulano con gli enti locali è previsto che circa la metà delle entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie siano girate al comune o all’azienda del trasporto pubblico locale, che può reinvestirle come crede. «È uno dei pilastri del nostro modello di business: buona parte di quello che facciamo è servizio ai cittadini finanziato dalla pubblicità», spiega Giovanni Uboldi, direttore commerciale di IGPDecaux, la principale azienda italiana che gestisce pannelli pubblicitari sui mezzi pubblici.
Il testo dei manifesti ricorda che “anche quando domani ti venderà un nuovo profumo o l’ultimo modello di auto elettrica, questo spazio darà sempre un contributo alla mobilità del tuo comune”. Ed è questo che spiega perché “è la pubblicità più bella che tu abbia mai visto”. I manifesti vengono usati nelle stazioni delle metropolitane nelle città, sulle paline e le pensiline del trasporto pubblico su gomma e sui veicoli stessi (“i mezzi” a Milano, “pullman” a Gallarate o Varese; foto: Crenna di Gallarate).
È una forma di auto-pubblicità delle quattro aziende coinvolte, che vogliono spingere i privati a “investire in pubblicità esterna”, facendo appunto leva anche sul valore sociale indiretto. La pubblicità è una voce anche dal punto di vista economico per le aziende di trasporto, che stanno affrontando aggravi di costi per garantire il servizio in epoca Covid, con corse aggiuntive sulle linee più frequentate e per la pulizia e sanificazione dei mezzi (se n’è parlato anche negli ultimi giorni per una operazione dei Nas che hanno fatto verifiche in tutta Italia).
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