I cantautori, la guerra e il conflitto sociale: all’osteria “La Tela” Mario Bonanno presenta il suo ultimo libro “Il mio nemico non è”
La Tela e l’Ecoistituto della Valle del Ticino propongono un incontro online per comprendere come la musica ha vissuto e raccontato gli anni '70
Un viaggio nella canzone d’autore. In quella musica che ha raccontato tensioni e aspirazioni di una società i profondo mutamento. È questo il tema che Mario Bonanno affronta nel suo ultimo libro “Il mio nemico non è” (148 pagine, editore PaginaUno) e che presenta nell’incontro online organizzato da La Tela in collaborazione con l’Ecoistituto della Valle del Ticino.
Giovedì 8 aprile alle 21 per la rassegna “Incontro con l’autore”, sulla pagina facebook dell’osteria sociale del buon essere di Rescaldina e sui canali youtube de La Tela e dell’Ecoistituto, il giornalista di Sempionenews Gigi Marinoni e Laura Defendi di Radio Punto incontrano Bonanno per parlare del decennio 1968-1978 che ha lasciato un solco indelebile nella storia della musica italiana.
Prendendo in prestito un verso di una canzone di Enzo Iannacci, in “Il mio nemico non è – i cantautori, la guerra e il conflitto sociale”, Mario Bonanno racconta di come quel periodo storico è stato vissuto e, attraverso le loro canzoni, raccontato da una generazione di cantautori. Infatti, durante il lungo Sessantotto l’onda della protesta irrora la canzone di poetiche di caratura dirompente: le parole diventano cronaca e poesia dal teatro della storia.
Per la gioventù movimentista degli anni Settanta le prove tecniche di rivoluzione passano anche dalle ballate che risuonano dagli stereo, dalle piazze, come nelle aule delle università occupate. La loro contiguità con il tema della guerra e del conflitto sociale è l’argomento specifico di questo libro, nel suo doppio declinarsi argomentativo di lotta combattuta tra nazioni, e di lotta instaurata tra sistema e individuo.
“Il nemico non è” ha intenti scopertamente politici, a sostegno di due tesi: la prima riguarda lo statuto sociale assunto dalla canzone d’autore negli anni Settanta; la seconda inerisce al conflitto Stato-individuo. Un conflitto oggi taciuto e a quel tempo persino rappresentato e cantato. Di questa azione coercitiva ha sempre fatto le spese il cittadino comune. Militare in divisa o burattino senza fili che sia.
Mario Bonanno scrive articoli e libri sui cantautori italiani. Nella collana Grande Sconcerto di Stampa Alternativa ha già pubblicato: Che mi dici di Stefano Rosso? Fenomenologia di un cantautore rimosso; Rosso è il colore dell’amore. Intorno alle canzoni di Pierangelo Bertoli; Io se fossi Dio. L’apocalisse secondo Gaber; La musica è finita. Quello che resta della canzone d’autore italiana; È vero che il giorno sapeva di sporco. Riascoltando Disoccupate le strade dai sogni di Claudio Lolli; Ho sognato di vivere. Variazioni sul tema del tempo in Roberto Vecchioni; Francesco De Gregori. Il sovversivo della forma.
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