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Cambiare il gestore di luce e gas: come si fa?

Un tempo il cambio di gestore per la fornitura di luce e gas comportava una serie di complicate procedure

fornello a gas

Un tempo il cambio di gestore per la fornitura di luce e gas comportava una serie di complicate procedure. Il tempo che intercorreva tra l’annullamento del precedente contratto di fornitura e l’attivazione del nuovo contratto poteva protrarti a lungo, con anche il rischio di restare per alcuni giorni senza energia elettrica o senza gas. Per altro, numerose compagnie richiedevano ai futuri clienti di recarsi di persona ai loro sportelli per attivare un nuovo contratto. Oggi le cose funzionano in modo assai diverso, grazie al codice identificativo di ogni fornitura, ma anche ai siti internet delle singole società.

Come cambiare gestore: informarsi dal nuovo gestore
Il segreto per effettuare rapidamente il cambio di gestore per luce e gas sta nel rivolgersi direttamente al nuovo gestore. Sul sito di ogni gestore di luce e gas disponibile in Italia sono presenti tutte le indicazioni che riguardano il cambio di forniture, o anche l’attivazione di una nuova fornitura, inoltre online sono presenti diverse guide che indicano come effettuare il cambio, come su Attivazioni360.com ad esempio. Per il cambio è necessario avere a disposizione almeno una bolletta del precedente gestore, che sia datata non oltre 6 mesi dalla data odierna. Per attivare una nuova fornitura ci si può mettere in contatto con la società che ci interessa direttamente sul sito internet della stessa, oppure per telefono e in alcuni casi anche presso uno sportello disponibile sul territorio. Indicando all’operatore i dati presenti in bolletta è possibile avviare tutte le pratiche che riguardano la migrazione. Sarà la nuova azienda ad occuparsi sia di attivare la nuova fornitura, sia di disdire la precedente.

Cosa avviene al cambio di gestore
Ormai, dato che sono direttamente le aziende di fornitura che si occupano delle migrazioni dei clienti, questi ultimi non sono costretti a subire alcun tipo di disguido. Spesso può capitare che per cambiare effettivamente gestore occorrano alcune settimane; perché deve terminare il periodo previsto dalla fatturazione del gestore che si desidera lasciare. Il gestore si premurerà anche di preparare una fattura di conguaglio, con tutte le eventuali spese ancora non saldate per la fornitura appena disdetta. In alcuni casi ci possono essere anche dei rimborsi, a causa di fatturazioni in eccesso ricevute in precedenza, o anche per i vecchi depositi cauzionali, che erano obbligatori quando si attivava una nuova fornitura, oggi non sempre richiesti dalle aziende.

Trovare il giusto fornitore
Ovviamente quando si cambia gestore di luce e gas lo si fa per trovare un’azienda di fornitura che proponga condizioni contrattuali migliori. Spesso questo si traduce in minori costi in bolletta. Per sapere effettivamente quanto si risparmia è importante notare che l’unica voce in bolletta che si modifica da un gestore e l’altro è di fatto quella che riguarda il costo dell’energia elettrica o del gas. Le spese accessorie sono invece più o meno fisse, anche se oggi alcune società di fornitura offrono fatture mensili ad un costo fisso, stimato sui consumi dell’anno precedente. Chi desidera trovare un buon gestore per la fornitura di luce e gas dovrebbe valutare tutte le offerte disponibili, ci sono infatti aziende che offrono diversi pacchetti, a seconda del tipo di consumo che si effettua o del numero dei componenti della famiglia.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 07 Aprile 2021
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