Tangenziale di Como, ferrovia e navigazione per il futuro Comasco
Si è riunito lunedì 15 marzo il Tavolo per la competitività e lo Sviluppo della provincia di Como che ha individuato le opere infrastrutturali prioritarie per il rafforzamento delle connessioni interne dell'area vasta lariana
Si è riunito lunedì 15 marzo il Tavolo per la competitività e lo Sviluppo della provincia di Como che ha individuato le opere infrastrutturali prioritarie per il rafforzamento delle connessioni interne dell’area vasta lariana, con evidenti ricadute per l’intero territorio in termini di mobilità locale e sostenibilità ambientale.
La coordinatrice del Tavolo per la competitività e lo Sviluppo della provincia di Como Gloria Bianchi spiega: «Il Tavolo ha individuato tre progetti infrastrutturali ritenuti prioritari. Sono il completamento del secondo lotto della Tangenziale di Como, l’elettrificazione e la riqualificazione della linea ferroviaria Como-Cantù-Lecco, e l’ammodernamento e la regionalizzazione della Navigazione Lago di Como – ha detto Bianchi -. Spetta ora a tutti i livelli istituzionali impegnarsi, ciascuno secondo le proprie competenze, affinché questi progetti possano essere inseriti tra quelli finanziati con le risorse previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Tavolo, inoltre, ha già espresso la volontà, nel caso in cui non vi fossero le condizioni per accedere ai fondi del PNRR, di candidare tali interventi al finanziamento di eventuali e diversi fondi nazionali e regionali disponibili».
Il Tavolo ha predisposto un dossier che esamina in maniera approfondita i tre interventi e specifica per ognuno gli elementi di inquadramento essenziali alla loro valutazione:
• Il progetto di completamento del secondo lotto della Tangenziale di Como rappresenta un miglioramento dell’intera viabilità provinciale con il rafforzamento dei collegamenti est-ovest dell’area lariana. A parità di tracciato approvato, è già stata valutata un’ipotesi realizzativa per semplificarne l’attuazione.
• La linea ferroviaria Como-Cantù-Lecco rappresenta il collegamento potenzialmente più efficiente tra i due capoluoghi, passando per la città di Cantù (porta della Brianza) e per l’Erbese (accesso al Triangolo Lariano), ed è anche il punto di connessione di un’ampia parte del territorio lariano con il “Corridoio Reno – Alpi” (vale a dire la Svizzera e il Nord Europa, l’area di Milano e l’aeroporto di Malpensa), con la direttrice Milano – Valtellina e con le province di Bergamo e Brescia. Allo stato attuale RFI ha realizzato uno studio di pre-fattibilità per la riqualificazione della linea con la sua elettrificazione.
• La navigazione pubblica di linea sul Lago di Como costituisce un servizio di trasporto pubblico locale che si ritiene possa ancora sviluppare pienamente notevoli potenzialità in risposta alle esigenze di mobilità di cittadini e turisti. È già stata avviato il trasferimento della Gestione Governativa per la navigazione dei laghi Maggiore, di Como e di Garda alle Regioni territorialmente competenti e alla Provincia autonoma di Trento (d.lgs. n. 422/1997), ma tale processo si è arrestato per il mancato accordo sulle risorse finanziarie che lo Stato, a regime, dovrebbe loro assicurare per l’esercizio del servizio di navigazione di linea.
I presenti hanno espresso il proprio ringraziamento per il lavoro svolto dal Camera di Commercio, confermandole il mandato per la trasmissione della decisione assunta alle competenti sedi istituzionali, a livello regionale e nazionale, al fine di verificare la possibilità di accesso ai fondi del PNRR e/o ad altri e diversi fondi nazionali e regionali disponibili.
Sottolinea Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio di Como Lecco: «Mi sento di esprimere piena soddisfazione per l’ampia e vivace partecipazione registrata questa mattina. Fare squadra oggi è decisivo per il futuro del nostro territorio – commenta -. Stante la natura e il sostegno allo sviluppo dell’area vasta lariana offerto dagli interventi identificati, condivideremo il dossier anche nell’ambito del Tavolo per la Competitività di Lecco, perfezionando poi il passaggio finale con la Consulta Lariana».
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