Le dichiarazioni del capogruppo del Pd Francesco Licata durante il Consiglio comunale del 24 febbraio in merito al piano attuativo in variante al Pgt relativo all’ex Parma, non approvato dalla maggioranza (qui l’articolo).

A sud si trova un’area di proprietà comunale, attualmente destinata per la massima parte a verde (con annessa area cani) e in parte a parcheggio a servizio del vicino ex bocciodromo, parcheggio con accesso da Via Piave, la superficie complessiva di dette aree di proprietà pubblica, per le quali si chiede la perimetrazione all’interno dell’ambito di intervento, è di mq 1756 circa (18.444 mq area ex Parma). Di conseguenza, la superficie territoriale di progetto diventa di poco superiore a mq 20.201.

Dovrà essere incrementata la superficie in cessione che l’attuatore dovrà garantire nel rispetto di quanto previsto dal PGT vigente (50% della St) di una quantità pari alla superficie che viene trasferita dal Comune al soggetto privato.

La media struttura di vendita, di SLP pari a mq 2080 circa, collocata nella parte meridionale del lotto, occupa quasi interamente l’area pubblica della quale si chiede la cessione. Sempre sul lato meridionale alcuni posti auto riservati al personale dell’esercizio commerciale (19 posti auto), parzialmente ricavati sull’area ora pubblica.A est, verso Via Piave, il parcheggio esistente, attualmente al servizio dell’ex bocciodromo, verrebbe ampliato (totale 57 posti auto), garantendo l’utilizzo anche (e soprattutto) ai clienti del nuovo esercizio.

Cediamo un’area pubblica, con piantumazione di pregio tra l’altro, per posizionarci un supermercato e dei parcheggi a servizio dello stesso. Dov’è l’interesse pubblico? Quello che viene permutato, tra l’latro con una soluzione non continua ma spezzettata come abbiamo visto nella presentazione, è sufficiente nel senso del ripagare il bisogno dei cittadini (che valutazione diamo dell’area, ci soddisfa)?  La politica non può non dare risposta a questa domanda. La permuta è si corretta in termini di metri quadri ma non tutti i metri quadri sono uguali. Un litro di barolo non è un litro di vino in cartone. Un metro di seta non è un metro di lana.

Gli obiettivi prefissati dal PGT con riguardo al verde non mi sembra siano rispettati (o, quantomeno, siano elusi e/o compromessi), poiché la cessione dell’esistente area a verde di proprietà comunale (Con piantumazione di pregio, ribadisco)sarebbe esclusivamente finalizzata all’edificazione della superficie di vendita e il relativo parcheggio di servizio a raso (con il consumo di territorio);

La permuta dei mq 1756,51= prevista non è equa e non corrisponde al preminente interesse pubblico; infatti, nella valutazione comparativa, non può essere preso in considerazione il mero dato della dimensione; attualmente di proprietà comunale comprende un area cani (servizio largamente apprezzato dai cittadini, che sarebbe penalizzato),  e la presenza di una notevole quantità di alberi di pregio e di lunga età. Quindi deve essere considerato non soltanto il valore fondiario e dimensionale, ma pure il valore ambientale e soprattutto sociale visto che parliamo di pubblico interesse. L’abbattimento di questi alberi di pregio non va nella direzione del principio generale di salvaguardia dell’alberatura esistente, che rientra nel patrimonio, non solo arboreo, della nostra città. Non sussistono ragioni evidenti ed impellenti per procedere a tali varianti, in quanto la Proprietà può comunque ottenere con il procedimento ordinario, senza varianti, i titoli abilitativi per la realizzazione dei propri progetti, purché conformi al PGT. Ed è questo che auspichiamo perché nessuno di noi vuole che un’area semi centrale della città sia ancora occupata da un rudere quando potrebbe avere una rilevanza strategica e funzionale importantissima per Saronno